Covid, Brasile in ginocchio: occupato l'80% delle terapie intensive e record di contagi

Covid, allarme rosso in Brasile: occupate l'80% delle terapie intensive e record di contagi da inizio pandemia
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Mercoledì 10 Marzo 2021, 16:36

In Brasile è di nuovo allarme per il rischio di ospedali al collasso, dopo che nelle ultime 24 ore il paese ha registrato il numero più alto di vittime da Covid in un solo giorno dall'inizio della pandemia (1.972): secondo l'istituto Fiocruz, in 25 delle 27 capitali statali è già occupato oltre l'80% dei posti nelle terapie intensive destinate ai pazienti affetti da Covid-19.

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Nella capitale federale, Brasilia, il tasso di occupazione nelle unità di terapia intensiva è addirittura del 98%, secondo quanto riporta il portale di notizie locale Metropoles. Sempre a Brasilia, nell'Ospedale delle forze armate, dove vengono curati alcuni funzionari governativi, la capienza ha già raggiunto il 90%.

Qui, il gruppo di media Globo riferisce che i medici hanno anche deciso di far installare una cella frigorifera per i corpi a causa della mancanza di spazio nell'obitorio.

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Sale la tensione anche a San Paolo, lo Stato più ricco e popoloso del gigante sudamericano: 19 nosocomi pubblici hanno già raggiunto un tasso di occupazione del 100%, una situazione che dall'inizio del mese ha portato al decesso di 30 pazienti rimasti in attesa di essere trasferiti nelle unità di terapia intensiva. Il Brasile vive forse il suo peggior momento della crisi sanitaria scoppiata oltre un anno fa con il primo caso ufficiale di Covid nel Paese: secondo indiscrezioni giornalistiche, il ministero della Salute si starebbe preparando allo scenario peggiore, con un'esplosione di contagi e decessi che potrebbero arrivare fino a tremila al giorno nel corso di questo mese, anche a causa della particolare aggressività della cosiddetta variante amazzonica, la P1. Una situazione così esplosiva che nei giorni scorsi ha portato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, a definirla come una «minaccia globale». 

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