Boris Johnson: «Immigrati illegali saranno trasferiti in Ruanda». Il piano choc del premier britannico

Boris punta il dito contro i trafficanti di esseri umani, sottolineando che Londra non può tollerare un sistema illegale

Boris Johnson: «Gli immigrati illegali in Gran Bretagna saranno "trasferiti" in Ruanda»
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Giovedì 14 Aprile 2022, 15:01 - Ultimo aggiornamento: 15:59

Gli immigrati che arrivano «illegalmente» in Gran Bretagna saranno «trasferiti» in Ruanda. Lo ha annunciato Boris Johnson, durante un discorso tenuto sulla costa inglese del Kent, per spiegare nei dettagli il nuovo piano del governo finalizzato a una drastica stretta all'immigrazione. Il piano prevede che «alcuni dei richiedenti asilo» siano trasferiti in Ruanda per la gestione dell'iter burocratico relativo alle loro richieste. Johnson afferma che la situazione è diventata insostenibile per la Gran Bretagna, a fronte di sbarchi record sull'isola: oltre 600 persone sono arrivate solo ieri dopo aver attraversato su barchini e gommoni il Canale della Manica, portando il totale a oltre 5.000 quest'anno.

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Johnson ha parlato di una partnership su migrazione e sviluppo economica che prevede che «chiunque sia arrivato nel Regno Unito dal primo gennaio ora potrà essere trasferito in Ruanda».

Per il premier si tratta di «un approccio innovativo, spinto dal nostro impulso umanitario e reso possibile dalle libertà concesse dalla Brexit, che fornirà vie legali e sicure per l'asilo». L'accordo con il Ruanda non «ha limiti» di numeri ed il Paese africano, ha detto ancora Johnson, «ha la capacità di ospitare decine di migliaia di persone negli anni a venire». «Noi siamo convinti che il nostro piano rispetti a pieno i nostri obblighi internazionali ma nonostante questo ci aspettiamo dei ricorsi legali», ha riconosciuto il premier.

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Il Regno Unito da ora sarà in grado di perseguire i migranti che arrivano «illegalmente» nel Paese, mentre per gli scafisti che pilotano i barchini o i gommoni attraverso la Manica è previsto il carcere a vita. «Allo stesso tempo, stiamo espandendo le nostre strutture di detenzione per immigrati», ha aggiunto Johnson, al fine di accelerare il processo di espulsione di quanti non hanno diritto a rimanere nel Paese. Rispetto alla opzione che prevede il controverso trasferimento di alcuni richiedenti asilo in Ruanda, Johnson ha sottolineato che «nel tempo fungerà da grande deterrente» per chi vuole tentare il passaggio della Manica. Il primo ministro Tory ha promesso comunque che chi «fugge da Assad o da Putin» sarà accolto, l'importante è che il processo avvenga in modo legale e ufficiale, non tramite i trafficanti di essere umani.

Johnson punta il dito contro i trafficanti di esseri umani, sottolineando che Londra non può tollerare un sistema illegale e afferma: «La nostra compassione può essere infinita, ma la nostra capacità di aiutare le persone non lo è». Come si legge sul sito della Bbc, la ministra degli Interni, Priti Patel, deve siglare col governo del Ruanda un accordo da 120 milioni di sterline che prevede in certi casi rimpatri rapidi per i richiedenti asilo arrivati nel Regno e la gestione dell'intero processo burocratico nel Paese africano. Le ong hanno fortemente criticato il piano, definendolo «crudele» e hanno sollecitato un ripensamento del governo conservatore. Mentre l'opposizione laburista l'ha bollato come «impraticabile e immorale».

 

 

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Il premier britannicoha formalizzato la decisione di affidare alla marina militare il pattugliamento del canale della Manica per frenare l'impennata di sbarchi di immigrati illegali. L'annuncio è stato fatto durante un discorso tenuto sulla costa inglese del Kent nel quale il primo ministro Tory ha illustrato il già preannunciato piano draconiano definito dal suo governo per dare una stretta all'immigrazione: piano che prevede fra l'altro il controverso trasferimento di alcuni richiedenti asilo in Ruanda, in attesa della verifica dell'iter sulla loro eventuale ammissione nel Regno Unito.

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