Boeing 737 Max, il Nyt: «Due disastri aerei causati da comunicazioni errate e mancanza di test»

Boeing 737 Max
di Paolo Travisi
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Giovedì 6 Giugno 2019, 19:37
La morte di 346 persone avvenuta in due incidenti aerei, entrambi erano Boeing 737, uno della compagnia indonesiana Lion Airlines, l'altro della Ethiopian Airlines, si sarebbe potuta evitare. E' un'inchiesta del New York Times (riportata dal sito di Wired) a sottolineare un probabile errore di comunicazione tra i reparti di piloti, ingegneri e collaudatori della Boeing Company, rimasti all'oscuro di una modifica effettuata nel sistema di guida automatico.

Boeing 737 Max alle prese con nuovi problemi

Che i Boeing 737 Max avessere un problema strutturale di costruzione è stata la stessa multinazionale ad ammetterlo, all'indomani dell'impatto devastante dell'aereo dell'Ethiopian Airlines, quando ha deciso di lasciare a terra gli aeromobili ed avviato un'inchiesta interna.

Secondo i test successivi allo stop è stato appurato che il sistema Mcas (Maneuvering Characteristics Augmentation System), quello che evita lo stallo, abbia avuto un ruolo centrale nei due crash: sistema messo a punto da Boeing appena un anno prima, ma modificato rispetto alla versione originale del progetto che prevedeva due sensori, e non uno, come è stato alla fine applicato sul 737 Max.

Per capire meglio, viene spiegato nell'articolo che il pilota al comando del volo Ethiopian Airlines, sin dal decollo avesse segnalato le difficoltà di tenere l'assetto regolare dell'aereo, ed è in questo caso che l'Mcas sarebbe dovuto intervenire per allineare l'assetto, ma nonostante sei lunghi minuti di tentativi da parte del pilota di prendere il controllo manuale del Boeing, questo si è schiantato a terra. Tutte le comunicazioni tra pilota e torre di controllo sono documentate dalla scatola nera. Probabilmente a danneggiare il sistema anti-stallo il fenomeno birdstrike, cioè l'impatto con gli uccelli nella delicata fase di decollo.

Ma se questo è ciò che si è verificato in volo, resta il problema interno all'azienda, quello di una catena di comunicazione fondamentale per la messa a punto del progetto ed interrotta. Secondo l’inchiesta del quotidiano americano, i tecnici e i piloti coinvolti nella costruzione, nei test per la sicurezza e nel management di Boeing non avrebbero compreso in pieno le modifiche al sistema. Inoltre alcuni dipendenti di Boeing e della Federal Aviation Administration, in anonimato, avrebbero dichiarato – scrive il Ny Times – di non sapere dell'esistenza di un solo sensore e di non aver effettuato test adeguati dopo la modifica in extremis.

Insomma un insieme di comunicazioni mancanti e convinzioni sbagliate avrebbero portato ai due disastri del Boeing 737 Max.
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