Risentiva di lievi sintomi sintomi a quelli dell'influenza, ma era risultata negativa al Covid. Poi le si è gonfiato il viso ed è stata portata d'urgenza in ospedale visto che, pallida in volto, assonnata, era troppo stanca anche per i aprire i regali che le avevano appena fatto. Era il 4 luglio. E il giorno dopo il suo compleanno, Rozalia Spadafora è morta. A cinque anni. Per un male improvviso e su cui non è stata fatta chiarezza. Un male su cui adesso la famiglia vuole risposte.
Diana morta 24 ore prima del ritrovamento, un giorno prima poteva essere salvata
La morte di Rozalia
La madre di Rozalia, Katrina, ha portato sua figlia al pronto soccorso del Canberra Hospital, a Canberra, in Australia, in modo che potesse sottoporsi ad alcuni esami, a partire da quelli del sangue.
La corsa in ospedale
Il personale dell'ospedale ha detto alla famiglia che un elicottero stava arrivando da Sydney, ma poco più tardi è stato riferito che l'elicottero era stato dirottato all'aeroporto di Canberra a causa di un problema tecnico. «Ho iniziato a piangere - ha raccontato la madre - Non sapevamo cosa fare». Rozalia ha iniziato ad avere uno spasmo ed è stata sottoposta a rianimazione cardiopolmonare. Ma non c'è stato niente da fare. E' morta. La piccola è morta per un arresto cardiaco causato da miocardite, recita il referto. Un morte evitabile, per la famiglia. «Abbiamo perso nostra figlia al Canberra Hospital - si legge in una nota diffusa dalla famiglia riportata dal Mirro - Nessuno l'ha aiutata finché non è stato troppo tardi. Nessuno ci ha detto cosa stava succedendo prima che fosse troppo tardi. Nessuno ci ha spiegato come è morta».
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