IL CASO

Israele, Ue cancella ricevimento per la presenza del ministro Ben Gvir: «Non rispetta i nostri valori». E lui: «È una vergogna»

Molti ambasciatori temono che Ben Gvir voglia usare l'evento per legittimarsi a livello internazionale

Israele, Ue cancella ricevimento per la presenza del ministro Ben Gvir: «Non rispetta i nostri valori». E lui: «È una vergogna»

Ben Gvir: «È una vergogna che la Ue tappi la bocca»

«È una vergogna che la Ue, che dice di rappresentare i valori della democrazia e del multiculturalismo, ora non diplomaticamente tappi la bocca». Così il ministro della Sicurezza nazionale, e leader di destra radicale, Ben Gvir ha reagito alla decisione della rappresentanza Ue in Israele. «È un onore e un privilegio per me - ha aggiunto - rappresentare il governo israeliano, gli eroici soldati israeliani e il popolo di Israele in ogni sede. Gli amici sanno come esprimere le critiche e anche i veri amici sanno come prenderle».

Ue cancella cerimonia per presenza Ben Gvir

La rappresentanza Ue in Israele ha cancellato la cerimonia diplomatica prevista per domani per la festa dell'Europa alla quale avrebbe dovuto partecipare il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. «Sfortunatamente - ha scritto su twitter - quest'anno abbiamo deciso di cancellare il ricevimento diplomatico poiché non vogliamo offrire una piattaforma a qualcuno le cui opinioni contraddicono i valori rappresentati della Ue».

 

La Rappresentanza tuttavia ha scelto di mantenere «l'evento culturale dell»Europa Day' per il pubblico israeliano in modo da celebrare con i nostri partner e amici in Israele una forte e costruttiva relazione bilaterale».

L'annuncio che sarà il ministro per la Sicurezza nazionale, il controverso esponente di estrema destra Itamar Ben Gvir, a partecipare domani ad un evento per la Festa dell'Europa mette in difficoltà gli ambasciatori europei in Israele riuniti oggi in via «eccezionale» per decidere il da farsi. A raccontare la vicenda è il quotidiano Haaretz, mentre l'emittente Channel 13 ha riferito che l'Ue ha informato Israele che potrebbero essere cancellati tutti i discorsi all'evento. «Vi è un'ampia gamma di possibili risposte, dal non partecipare all'evento, fino a partecipare ignorando il discorso di Ben Gvir. Tutte le opzioni sono sul tavolo», ha detto un diplomatico europeo, spiegando che si cercherà oggi di concordare una risposta comune a «questa provocazione». C'è anche l'ipotesi di mandare al ricevimento solo i numeri due delle ambasciate. L'insistenza di Ben Gvir a partecipare all'evento, nota Haaretz, costringe l'Ue a confrontarsi con la presenza dell'estrema destra nel governo Netanyahu. Finora, ha spiegato un diplomatico, la linea della maggior parte dei paesi europei, e della stessa Ue, è stata di cooperare con gli elementi più moderati del governo israeliano, ignorando l'estrema destra. «Ben Gvir costringe l'Ue a metter fine a questo approccio e rispondere», spiega il diplomatico.

Il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen, che la settimana scorsa è stato in visita al quartier generale Ue a Bruxelles, non poteva andare all'evento per la festa dell'Europa perché in viaggio in India.

Quando si è saputo che sarebbe andato Ben Gvir diversi paesi Ue hanno chiesto che si scegliesse un altro nome. Ma il leader di Otzma Yehudit si è rifiutato di fare un passo indietro e ha fatto sapere anche che intende criticare nel suo discorso l'atteggiamento europeo verso il conflitto israelo-palestinese. Molti ambasciatori temono che Ben Gvir voglia usare l'evento per legittimarsi a livello internazionale. «Arriverà, pronuncerà un discorso di fronte ad un uditorio ben educato che non lo fischierà, stringerà un pò di mani, e userà tutto ciò per sostenere che il mondo accetta lui e le sue dottrine razziste», ha detto un ambasciatore ad Haaretz. «La scelta di Ben Gvir come rappresentante al ricevimento - scrive Haaretz- ha sorpreso sia gli inviati israeliani presso gli stati europei che le loro controparti in Israele. Nessun diplomatico europeo ha incontrato Ben Gvir dall'insediamento del nuovo governo in gennaio».

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