Bataclan, il terrorista superstite Salah a processo: «Attentato per infliggere alla Francia il nostro stesso dolore, niente di personale»

Attentato al Bataclan, Salah al processo: «Agimmo per infliggere alla Francia il nostro stesso dolore»
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Mercoledì 15 Settembre 2021, 15:14

«L'attacco al Bataclan non fu altro che la risposta ai raid condotti dalla Francia contro il sedicente Stato islamico». A dirlo in aula al processo per gli attentati terroristici del 13 novembre 2015 di Parigi è Salah Abdeslam, l'unico assalitore sopravvissuto del commando. L'uomo ha preso la parola durante l'ultima udienza del processo.

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Le parole di Salah

«Abbiamo preso di mira la Francia, la popolazione, i civili, ma non abbiamo nulla di personale contro queste persone», ha detto Abdeslam, secondo quanto riferito dall'emittente francese Bfmtv. «Gli aerei francesi che bombardano lo Stato Islamico non fanno distinzione tra uomini, donne e bambini», ha continuato Abdeslam, spiegando di aver voluto «sottoporre la Francia allo stesso dolore che stiamo soffrendo».

Per Salah i «terroristi, jihadisti radicalizzati» ai quali ci si è riferiti finora al processo sono in realtà «dei musulmani»: «è islam autentico - ha proseguito - Francois Hollande ha detto che noi abbiamo combattuto la Francia a causa dei suoi valori, ma è una menzogna».

«Abbiamo attaccato la Francia, preso di mira la popolazione, dei civili, ma non c'era niente di personale.

L'obiettivo - ha aggiunto - non è di rigirare il coltello nella piaga ma di essere sincero». Per l'unico sopravvissuto dei kamikaze di quella sera, gli attentati erano una risposta «ai bombardamenti francesi sullo Stato islamico».

Le presunte responsabilità politiche

«So che le mie frasi possono scioccare - ha continuato Salah - soprattutto delle anime sensibili. Ma il mio scopo non è rigirare il coltello nella piaga. Il minimo che si possa dire alle vittime è la verità».

L'imputato ha quindi tirato in ballo l'ex presidente Francois Hollande. «Quando ha preso la decisione di attaccare lo Stato Islamico, sapeva che la sua decisione avrebbe comportato dei rischi - ha detto - Sapeva che uomini e donne francesi sarebbero andati incontro alla morte».

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Gli attentati di novembre 2015

Al maxiprocesso ha l'obiettivo di scoprire verità e responsabilità degli attacchi terroristici che provocarono 130 morti e 350 feriti. Gli attentati furono compiuti da un commando di dieci persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei diverse sparatorie in alcuni luoghi pubblici della capitale francese. Tra questi ricordiamo la sparatoria dentro il teatro Bataclan, dove furono uccise 90 persone.

Si trattò trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Ue dopo gli attentati del marzo 2004 di Madrid.

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