Bambini avvelenati dai farmaci, nella metà dei casi è colpa dei genitori

Bambini avvelenati dai farmaci, nella metà dei casi è colpa dei genitori
di Paolo Travisi
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Martedì 18 Febbraio 2020, 15:41
Bambini avvelenati dai farmaci? Colpa dei genitori, almeno nella metà dei casi. Una notizia spiacevole quella scoperta e diffusa da uno studio americano e pubblicata sul Journal of Pediatrics. Secondo la ricerca infatti - condotta analizzando 4.500 segnalazioni provenienti dai centri antiveleni di alcuni stati americani (Arizona, Florida, Georgia) - circa la metà dei bambini al di sotto dei cinque anni avvelenati dall'assunzione di farmaci, si verifica per disattenzione dei genitori o dei nonni. Il primo errore, quello più grave, ma più comune, che non mette al riparo i bambini dalla curiosità d'ingerire pastiglie, è rimuoverle dal contenitore, prodotto con il tappo di sicurezza che i più piccoli, non riescono ad aprire.

Dopo un periodo di studio lungo otto mesi, condotto nel 2017, i ricercatori hanno stilato una sorta di elenco degli errori più diffusi, che si fanno, magari senza essere consapevoli del rischio da avvelenamento, come mettere le pastiglie in contenitori divisi per giorno oppure non raccogliere quelle cadute a terra. "La grande maggioranza di genitori e nonni compie uno di questi errori - si legge nell'articolo - per ricordare di prendere i farmaci questi vengono rimossi dalle confezioni originali per finire, divisi per giorno, in contenitori più facili da aprire. Gli adulti inoltre, spesso mettono le pillole sul comodino o nei cassetti della cucina, oppure, quando viaggiano, in sacchettini di plastica o altri contenitori da viaggio. E spesso è solo un incidente. Qualcuno fa cadere le pillole e non riesce a trovarle tutte quando le raccoglie".

Nel dossier c'è anche un elenco dei principali tipi di medicinali, che sono stati assunti dai bambini per errore, perché lasciati incostuditi, e quelli più diffusi riguardavano il diabete e problemi cardiaci, la cui assunzione incauta può essere molto pericolosa e che si stima, allargando il campione di riferimento all'intero continente nord-americano, posso aver causato (e causare) circa 50mila ricoveri l'anno solo negli Usa.

 
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