Bali dichiara guerra ai turisti: «Basta selfie nei luoghi sacri». Modella russa rimpatriata dopo uno scatto osé

Gli attivisti: «La nostra ospitalità non può essere data per scontata»

Bali dichiara guerra ai turisti: «Basta selfie nei luoghi sacri». Modella russa rimpatriata dopo uno scatto osé
di Vittorio Sabadin
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Sabato 29 Aprile 2023, 21:41 - Ultimo aggiornamento: 1 Maggio, 11:05

Come molte città d’arte europee, anche Bali non ne può più dei turisti: è vero che portano soldi, ma sono troppi, invadenti, spesso maleducati e non rispettano la cultura locale. Nell’isola indonesiana, che ha una popolazione di 4,5 milioni di abitanti, arrivano ogni anno quasi 3,5 milioni di turisti stranieri, che vanno aggiunti a 5 milioni di visitatori indonesiani. I balinesi non ne possono più, come i fiorentini, i romani, i veneziani, gli amsterdamiani e i barcellonesi.

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Qualche giorno fa un gruppo di abitanti dell’isola ha catturato una turista e influencer russa, Luiza Kosykh, che posava nuda di fronte a un albero sacro vecchio di 700 anni.

L’hanno portata al commissariato dove è stata arrestata. Ha pagato la cauzione, ma è stata condotta all’aeroporto perché andasse a farsi fotografare nuda al suo paese, davanti al Cremlino o alla tomba di Tolstoj. 


LA CACCIA ALLO SCATTO
È opinione di molti studiosi che il recente grande afflusso di turisti nelle città e nei luoghi più rinomati sia dovuto alla mania dei selfie. Gli influencer hanno sempre bisogno di nuovi fondali contro i quali scattare la loro milionesima immagine e gli influenzati li seguono per postare a loro volta un autoscatto. Le influencer hanno poi preso l’abitudine di mostrarsi in abiti sempre più succinti, cosa che aumentava il numero di follower già prima dell’invenzione dell’iPhone e di Instagram.


Ma quello della signora Kosykh è solo l’ultimo di un numero crescente di incidenti e la tensione tra abitanti e visitatori a Bali non è mai stata così alta. Un’altra influencer russa, Alina Fazleeva, era stata condannata a eseguire una cerimonia di pulizia dopo avere posato senza veli in un luogo sacro nel 2022 e l’attore canadese Jeffrey Craigen si è filmato, nudo anche lui, mentre eseguiva la danza haka dei maori sul Monte Batur, un vulcano protetto dall’Unesco. I turisti non hanno alcun rispetto per luoghi sacri come il tempio di Uluwatu, che si trova su una scogliera. Purtroppo, nei centri più frequentati come Seminyak, Nusa Dua e Sanur i negozi si attrezzano per diventare un buon sfondo per i selfie, che sembra l’unica attività alla quale i turisti siano realmente devoti. Le strade centrali delle cittadine più frequentate sono ora piene di caffè esteticamente gradevoli e negozi di abbigliamento arredati per essere ambienti perfetti per attirare i like su TikTok. «La nostra ospitalità è stata data per scontata - ha detto al Guardian di Londra Niluh Djelantik, un imprenditore e attivista locale, mostrando il video di un turista in piedi sulla sella di un motorino - Ma se non faresti queste cose nel tuo paese non farle nemmeno a Bali».


SMART WORKING
L’isola è stata invasa anche dai “nomadi digitali”, quei professionisti che lavorano solo al computer e possono farlo da ogni parte del mondo. Approfittano dei visti turistici che costano circa 200 dollari e consentono agli stranieri di restare a Bali per sei mesi. I “nomadi digitali” arrivano, affittano un appartamento, non pagano le tasse fino alla scadenza del visto e se ne vanno poi indisturbati in un paese diverso a ripetere l’operazione. I balinesi si stanno però organizzando e hanno attivato online alcune pagine social nelle quali mostrano i comportamenti selvaggi dei turisti e degli influencer, e identificano gli stranieri che lavorano illegalmente senza pagare le tasse. Sono stati posti dei limiti al noleggio delle moto e si ipotizza di introdurre un’imposta di soggiorno. Il turismo rappresenta una fetta importante del prodotto interno lordo dell’isola e bisogna agire con prudenza, incentivando quello di qualità e penalizzando quello di massa. Ma forse basterebbe sequestrare i telefonini alla frontiera, creando il primo paese del mondo libero dai selfie. 

 

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