Un giudice federale dello stato di New York ha stabilito, almeno per ora, che introdurre armi da fuoco in chiesa o in altri luoghi di culto non è reato. I luoghi di culto era fino a poco tempo fa tra quelle aree dove le armi erano vietate. Il tribunale però ha stabilito che tale vincolo era contrario al Secondo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che stabilisce "il diritto del popolo a possedere e a portare armi".
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La sentenza
La sentenza segna una vittoria per i proprietari di armi, impegnati da tempo in un braccio di ferro con lo stato di New York per il suo nuovo e rigoroso statuto, che dal 1 settembre rende più difficile, non solo ottenere una licenza, ma vieta anche le armi da fuoco in molti luoghi, sia pubblici che privati, ritenuti "sensibili". Il giudice federale degli Stati Uniti, John Sinatra, tramite una sentenza scritta di 40 pagine, ha quindi stabilito che la parte del nuovo statuto che vieta le armi in chiesa e in altri luoghi di culto non potrà essere applicata.
«La storia della nazione non ammette una tale incursione nel diritto di detenere e portare armi in tutti i luoghi di culto in tutto lo stato», ha scritto Sinatra «il diritto all'autodifesa non è meno importante e non meno riconosciuto in questi luoghi».