Arabia Saudita, liberata la principessa Basmah. Era stata arrestata con sua figlia nel marzo del 2019

La principessa aveva criticato in particolare il trattamento riservato alle donne

Arabia Saudita, liberata la principessa Basmah. Era stata arrestata con sua figlia nel marzo del 2019
di Rossella Fabiani
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Lunedì 10 Gennaio 2022, 13:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 09:25

La principessa Basmah bint Saud bin Abdulaziz Al Saud, 57 anni, strenua critica di suo cugino, il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, è stata rilasciata insieme a sua figlia Suhoud Al Sharif che era stata arrestata con lei nel marzo del 2019. Molti elementi di mistero hanno sempre circondato tanto l’arresto quanto la detenzione delle due donne. Soltanto 13 mesi dopo la loro scomparsa, era stata la stessa principessa Basmah - che è la figlia più giovane del defunto re Saud che regnò dal 1953 al 1964 - ad annunciare con dei tweet, poi prontamente cancellati dalla rete, la notizia dell’arresto aggiungendo che non aveva fatto nulla di male, che nessuna accusa formale era stata mossa nei suoi confronti e che aveva problemi di salute “molto critici”.

Da allora gli attivisti sauditi per i diritti umani avevano avviato una campagna d’informazione sulla vicenda spiegando che Basmah aveva criticato in modo esplicito la repressione del dissenso da parte di suo cugino, il principe ereditario Mohammed che, di fatto, guida il Paese. La principessa aveva criticato in particolare il trattamento riservato alle donne in base a leggi fortemente restrittive alcune delle quali, tuttavia, sono state revocate nel corso degli ultimi tre anni.

Rilasciata la principessa d'Arabia

Secondo un altro membro della casa reale che vive in esilio, “probabilmente Basmah pensava che i suoi legami familiari le avrebbero dato copertura, ma Mohammed bin Salman ha fatto imprigionare componenti della famiglia più importanti di lei”.

Il riferimento è a due fratelli del monarca in carica, il re Salman, padre del principe ereditario. Tra questi c’è anche l’ex principe ereditario, Mohammed bin Nayef, che si trova agli arresti domiciliari dopo essere stato estromesso dalla successione.

La liberazione della principessa Basmah e di sua figlia Suhoud è stata confermata dall’avvocato Henri Estramant che, dal momento della loro scomparsa, si è interessato al caso. L’avvocato ha detto che le due donne sono state rilasciate dalla loro “detenzione arbitraria” giovedì scorso 6 gennaio e si trovano ora nella loro casa di Gedda. “La principessa sta bene, ma intende sottoporsi a una perizia medica: è esausta ma felice di essersi riunita alla sua famiglia”, ha detto l’avvocato Estramant. A quanto si è appreso, Basmah sarebbe stata detenuta nella prigione di al-Ha'ir, dove sono stati rinchiusi anche altri detenuti politici tra i quali Loujain al-Hathloul, un’attivista che si è battuta perché alle donne fosse finalmente concesso di guidare le auto.

 

Loujain al-Hathloul è stata liberata già nel febbraio dello scorso anno e da allora non ha mai voluto parlare della sua detenzione anche se la sua famiglia ha detto che avrebbe subito “abusi fisici e torture”. Quando scomparve con la sua figlia, nel marzo del 2019, la principessa Basmah avrebbe dovuto recarsi all’estero per cure mediche e, forse, fu arrestata proprio per impedirle di lasciare l’Arabia Saudita. Quando la notizia della detenzione divenne pubblica, nell’aprile del 2020, fonti della famiglia riferirono che sarebbe stata accusata di avere tentato di falsificare un passaporto per andare all’estero. La natura della sua malattia non è mai stata rivelata. Adesso, comunque, la principessa Basmah e sua figlia Suhoud sono tornate a casa.

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