Trentuno anni, nato in Siria, arrivato in Svezia nel 2013 dove ha ottenuto l'asilo politico, Abdalmasih Hanoun, l'uomo che ha seminato il terrore oggi ad Annecy si è definito «cristiano d'Oriente». Con sé aveva un crocifisso e un libro di preghiere cristiane quando si è scagliato con il coltello contro i bambini nel passeggino. Da fonti dell'inchiesta si è appreso che il siriano - entrato 8 mesi fa in Francia regolarmente dalla Svezia - aveva chiesto l'asilo anche al governo di Parigi, dopo averlo ottenuto negli anni scorsi dall'Italia e dalla Svizzera. Ma il governo francese, secondo quanto si è appreso stasera, glielo aveva rifiutato lo scorso 4 giugno, un evento che ha gettato una nuova luce sul gesto di Abdalmasih Hanoun. Il quale era sconosciuto alla polizia e incensurato, neppure schedato fra le persone a rischio.
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Abdalmasih Hanoun senza fissa dimora
Ma non aveva domicilio fisso in Francia ed aveva un comportamento anomalo: ogni mattina da almeno un mese andava al parco dove oggi è esplosa la sua follia, e restava in silenzio per ore.
La donna sa che l'uomo è nato o è originario della città siriana di Hassake, dove c'era una grossa comunità cristiana fino al 2011 ma che successivamente è stata teatro di violenti conflitti. La coppia, ha riferito la donna, ha abitato a Trollhattan, in Svezia, dove ha avuto la bambina. Abdalmasih, che si occupava «molto» della bambina fin quando ha vissuto in Svezia, se n'era andato 8 mesi fa per raggiungere la Francia, e in particolare Annecy. Dove però non sembra avesse né contatti né conoscenze, oltre a non avere un domicilio. La ex compagna non lo sentiva più da 4 mesi. Lo descrive come «una persona gentile».
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