Alexander Bobovnikov, l’Italia libera l’oppositore russo. «Non potrà essere estradato»

Critico con la guerra in ucraina, era stato arrestato a Firenze le autorità di Mosca lo accusano di truffa

Alexander Bobovnikov, l’Italia libera l’oppositore russo. «Non potrà essere estradato»
di Claudia Guasco
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Sabato 27 Maggio 2023, 22:04

Ricercato in tutto in mondo per una truffa da 200 mila euro messa a segno in Russia, era in vacanza a Firenze. Alexander Bobovnikov, 56 anni, è stato arrestato il 22 aprile grazie all’alert del portale della questura Alloggiati, nel quale confluiscono registrazioni dei clienti degli alberghi, e scarcerato dopo una settimana. L’Italia, infatti, ha negato l’estradizione: è il primo caso di un dissenziente del presidente Vladimir Putin, che più volte ha contestato l’invasione dell’Ucraina, nei confronti del quale lo Stato ha deciso di annullare la cattura dopo la fine della cooperazione giudiziaria con la Russia, conseguenza del conflitto.

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IL MANDATO

Nel 2022 la Corte di Mosca aveva emesso un mandato di arresto a fini estradizionali per Bobovnikov, accusato di truffa, reato per cui rischiava una pena fino a 10 anni di reclusione.

Avrebbe ottenuto oltre 18 milioni di rubli da un altro uomo, con la promessa di aiutarlo a cercare lavoro nelle agenzie governative. Ma una volta ricevuto il denaro, Bobovnikov lo avrebbe speso per sé, disattendendo l’impegno. Il turista russo era arrivato da solo a Firenze. Viaggiava con il suo documento di identità che ha consegnato alla reception dell’hotel, nel centro storico della città, e mentre faceva colazione è stato fermato dagli agenti, per effetto del mandato d’arresto emesso il 17 agosto 2022 dalla Corte di Mosca. Bobovnikov è cittadino russo e israeliano, residente in Israele, quando è stato portato nel carcere di Sollicciano ha riferito ai suoi legali che la condanna emessa dalla Russia era solo un pretesto per farlo rientrare e che una volta nel Paese temeva ritorsioni per le sue posizioni. Aveva infatti dichiarato che non avrebbe pagato più le tasse, perché le risorse dei cittadini venivano utilizzate dal Cremlino per la guerra. E il 26 aprile è arrivata alla Corte d’Appello di Firenze la richiesta di «revoca della misura cautelare adottata nei confronti dell’estradando» da parte del ministero della Giustizia. «A seguito dell’espulsione dal Consiglio di Europa adottata il 16 marzo 2022, la Federazione Russa ha cessato di essere altra parte contraente della Convenzione europea dei diritti dell’uomo», ha spiegato il ministero. «Gli sviluppi della situazione di belligeranza con l’Ucraina e la diffusa violazione dei diritti umani da parte della Federazione Russa in tale contesto, aggravata dal ritiro della Federazione dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo – è la conclusione – induce a ritenere sussistente concretamente il pericolo che, in caso di accoglimento della domanda di estradizione, l’estradando possa essere assoggettato a trattamenti contrari ai diritti fondamentali della persona, tra i quali anche il diritto di difesa».

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