Albania, assaltata sede del governo a Tirana per chiedere elezioni anticipate

Proteste ni piazza in Albania
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Sabato 16 Febbraio 2019, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 07:42

sale ala tensione a Tirana, dove l'opposizione albanese guidata da Lulzim Basha, è scesa oggi in piazza contro il governo del premier socialista Edi Rama per chiedere «un governo transitorio che prepari elezioni anticipate che siano libere e in rispetto degli standard internazionali». Un gruppo di manifestanti ha assalito il palazzo di governo, tentando di sfondare l'entrata principale, ma sono poi stati respinti dalle forze della Guardia Repubblicana che dall'interno dell'edificio, ha lanciato lacrimogeni.

Lulzim Basha è il capo dell'opposizione di centrodestra. Originario del Kosovo, è avvocato con buone entrature in Europa: ha fatto parte del collegio di avvocati che  preparato l'accusa contro Slobodan Milosevic per crimini di guerra presso il Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia. Durante il suo mandato da ministro degli Esteri dal 2007 al 2009 l'Albania è stata ammessa alla Nato.

 



I manifestanti hanno tentato a più riprese di sfondare l'entrata principale dell'edificio, ma sono stati respinti dal lancio di lacrimogeni dalla Guardia repubblicana, mentre la polizia non ha fatto resistenza. Basha ha parlato di «una provocazione» da parte della polizia che ha «appositamente lasciato un varco facendo passare i manifestanti irritati.
Lo scenario è chiaro, accusare l'opposizione di violenza», ha detto Basha spiegando che «il proseguimento della protesta sarà deciso dai cittadini in rivolta». Il presidente della repubblica Ilir Meta ha rivolto un appello alla calma. «Bisogna evitare gli scontri e la violenza. I cittadini devono manifestare liberamente e le istituzioni vanno rispettate».

«Solo con un piccolo tentativo, alcuni dimostranti hanno distrutto le barriere dalla polizia, questo è uno scenario criminale che è stato premeditato». È l'accusa lanciata da Basha, che ha indetto la manifestazione di oggi contro il governo, suggerendo, si legge sul sito Albania Daily News, che la polizia non si intervenuta per fermare per tempo i facinorosi. «I dimostranti si erano riuniti per manifestare senza violenza, ora la situazione è fuori controllo», ha aggiunto Basha. 

La vice ministra dell'Interno albanese, Mirela Miroli, ha difeso l'operato degli agenti che hanno risposto all'assalto condotto contro la sede del governo.

L'OSCE
«La missione Osce chiede lo stop di ogni ulteriore violenza contro la sede del governo ed ogni altra proprietà pubblica. Noi continuiamo a sostenere ogni atto di protesta pacifica, nell'ambito del fermo della democrazia albanese». È questa la dichiarazione diffusa dall'ufficio di Tirana dell'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa di fronte «all'escalation di violenze per le strade che rappresentano una violazione dei principi delle proteste pacifiche democratiche».

IL MINISTRO DELL'INTERNO
«Esorto tutti i leader politici a prendere le distanze dalle violenze condotte contro le istituzioni dell' Albania.
Invito i cittadini a prendere le distanze dagli elementi violenti». È questo l'appello a mettere fine alle violenze rivolte dal ministro dell'Interno albanese, Sander Lleshaj, che ha poi aggiunto: «Non la violenza, ma la ragione ci porta più vicini all'Europa dei valori», secondo quanto si legge sul sito di Albanian Daily News. Due giorni fa la polizia aveva negato il permesso richiesto dal Partito Democratico di una mobilitazione di protesta permanente di fronte alla sede del governo. Giovedì scorso, parlando al Parlamento, Basha aveva annunciato «la più grande manifestazione degli ultimi 30 anni» in Albania per «indicare, all'unisono, quello che non siamo stati in grado di dettare da quest'aula di Parlamento, la necessità di separare la politica dal crimine, la fine della legittimazione del furto dalle tasche degli albanesi». L'opposizione accusa il premier Edi Rama di corruzioni e collusione con la criminalità.




 

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