Agenzia atomica Onu: l'Iran obbedisce al trattato anti nucleare

ispettori della Aiea
di Anna Guaita
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Venerdì 22 Febbraio 2019, 21:20 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 13:31

NEW YORK – L’Iran sta rispettando l’accordo del 2015 sulla non proliferazione nucleare. I controlli della Aiea, l’Agenzia internazionale Onu per l'energia atomica, confermano che Teheran non si è discostata dagli impegni presi con l’accordo firmato nel 2015 con Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania.

Il trattato non è mai piaciuto a Donald Trump, che lo ha sempre definito «un disastro». Per il presidente infatti l’accordo è inaccettabile perché è limitato alla produzione di armi nucleari, e non provvede a limitare la costruzione di missili balistici, né vieta all’Iran di intervenire nelle faccende del Medio Oriente.

Convinto che le maniere dure siano le più indicate, lo scorso maggio Trump ha abbandonato il trattato firmato dal suo predecessore Barck Obama e ha imposto di nuovo le sanzioni economiche contro l’Iran, sperando che esse causino una crisi che obbligherà il Paese a tornare a negoziare.

Gli europei hanno assunto una posizione diversa e stanno tentando di mantenere vivo il trattato, mentre  continuano il commercio con Teheran. Lo scorsa settimana alla conferenza per la Sicurezza di Monaco, il vicepresidente Usa Mike Pence ha espresso lo scontento di Trump davanti alla ribellione degli alleati e ha sollecitato gli europei a «sganciarsi dal trattato» e a «esercitare la necessaria pressione diplomatica ed economica per portare la pace sia agli iraniani che alla regione». Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas gli ha risposto che proprio perché l’Iran destabilizza la regione medio-orientale, l’obiettivo europeo rimane di far sì che Teheran «non si fornisca di armi nucleari». La cancelliera Angela Merkel ha definito il trattato «un’àncora». E l’alto commissario per la politica estera della Ue, Federica Mogherini, ha insistito che l’accordo «è fondamentale e cruciale per la sicurezza e la non proliferazione nuclare al livello mondiale».

La posizione europea viene ora rafforzata dal rapporto dell’ente dell’Onu, la Aiea. Gli ispettori hanno eseguito i controlli di rito, ma questa volta hanno aggiunto anche i cosiddetti controlli “complementari”, cioè quelli a sorpresa. Le loro conclusioni sono state le stesse dello scorso agosto: «L’Iran rimane entro i limiti chiave stabiliti dal trattato del 2015».
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