Aereo da Londra, è odissea: dal tifone su Hong Kong alle 18 ore a Manila bloccati dalle misure anti Covid

Aereo da Londra, è odissea: dal tifone su Hong Kong alle 18 ore a Manila bloccati dalle misure anti Covid
di Raffaele Alliegro
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Lunedì 11 Ottobre 2021, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 17:57

Prima due tentativi falliti di atterrare a Hong Kong stretta nella morsa del tifone Lionrock. Poi la deviazione a Manila. Quindi il divieto di scendere dall'aereo nelle Filippine a causa delle misure anti Covid. Infine il ritorno all'aeroporto di Hong Kong lasciato finalmente libero dalla tempesta. I passeggeri dell'aereo della British Airways partito da Londra sono riusciti a toccare terra 36 ore dopo il primo decollo, in un volo da incubo che è stato costretto a schivare uno dopo l'altro un'interminabile serie di ostacoli provocati dal maltempo e dalla pandemia.

L'avventura è stata dettagliatamente ricostruita dal Mail Online a partire dal momento del decollo dallo scalo londinese di Heathrow.

Erano cento i passeggeri a bordo dell'aereo che avrebbe dovuto raggiungere Hong Kong 12 ore dopo. Molti di loro avevano prenotato soggiorni di 21 giorni negli hotel in quarantena, in linea con le misure previste contro la pandemia. E tutti si aspettavano di raggiungere la destinazione alle 14 di sabato scorso (ora di Hong Kong) dopo essere partiti il venerdì alle 19,40 (ora di Londra). Il volo è infatti arrivato in perfetto orario. Ma ha tentato di atterrare due volte senza riuscirci a causa del ciclone che aveva investito la città.

Aereo da Londra, il viaggio da incubo

Mentre il Boeing 777 era in volo, infatti, a terra si stava consumando una tragedia che ha provocato morti e feriti. Le autorità di Hong Kong avevano lanciato l'allarme al suo livello più alto. Le scuole e gli uffici erano chiusi, i trasporti sospesi. L'uragano Lionrock combinato con l'impennata dei venti monsonici del nord e le forti piogge del giorno precedente aveva messo in ginocchio la città. Una donna era stata uccisa dal maltempo. In questo scenario l'aereo in arrivo da Londra provava ad atterrare, ma dopo due tentativi non riusciti veniva deviato a Manila, a circa 700 miglia di distanza. Una volta atterrati nella capitale delle Filippine, ha ricostruito il Mail Online, i passeggeri hanno tirato un sospiro di sollievo, ma la loro avventura non era ancora finita. Nessuno infatti è potuto sbarcare a causa delle misure anti Covid.

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Risultato: i cento sono rimasti a bordo in aeroporto per altre 18 ore. L'equipaggio ha fatto tutto quello che ha potuto, distribuendo cibo e bevande e aiutando i passeggeri ad avvisare gli hotel di Hong Kong che li aspettavano per la quarantena. Ma nessuno si è potuto muovere dall'aereo per tutta la notte e parte del giorno. Alla fine, quando le condizioni metereologiche su Hong Kong sono migliorate, il Boeing è ripartito. E quasi due ore dopo, con un altro tentativo fallito di atterraggio, è riuscito a toccare terra nella città di arrivo. Il calvario era durato 36 ore.

Più di trenta voli hanno subito ritardi, riferisce il Mail Online, cinque sono stati cancellati e tre deviati in altri aeroporti, incluso il volo da Londra, prima che venisse tolta l'allerta tempesta. Una donna che è ritornata a Hong Kong con il marito da un viaggio a Manchester ha pubblicato sui social un video dei passeggeri che applaudivano a lungo, sollevati, dopo l'atterraggio. Ora ha iniziato la sua quarantena di 21 giorni. E ha detto di essere ansiosa di uscire dall'hotel per assicurarsi che la tempesta non abbia danneggiato la sua casa.

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