ROMA - Dopo essere uscite tutta l’estate in sottoveste, ci mancava il pigiama.
Il trend degli anni '30, tra i più discussi e fotografati della stagione, è ormai in dilagante ascesa, grazie alle passerelle dei designer più acclamati e alle fashion victim più temerarie e avanguardiste.
Se lo sleepwear aveva già trovato forti sostenitori grazie al sottabito di Céline (da indossare rigorosamente con la t-shirt), Dolce & Gabbana, Givenchy, Alexander Wang e Thakoon non si sono fatti attendere nel realizzare completi maschili dai tessuti preziosi, con giacche da camera botton down e a kimono, e pantapalazzo wide leg a contrasto e non.
Certo, indossare il pigiama fuori dalla camera da letto può sembrare un’impresa riservata a star d’oltreoceano, ma con un po’ di scioltezza e una buona dose di coraggio il pigiama party si trasferirà nelle strade di città.
Se non si è soliti utilizzare dei look così appariscenti la scelta della stampa si rileverà fondamentale: no ai pois, mini check o la versione tinta unita in seta; meglio privilegiare fantasie fiorate, dai disegni maxi, come le proposte di Gucci e Valentino.
Il taglio culotte per i pantaloni e le maniche corte del blazer aiutano a rendere l’outfit più contemporaneo; collane vistose e lunghi orecchini sono gli accessori perfetti per smitizzare la mise notturna. Per uno stile più portabile si può sostituire la fusciacca con una cinta alta a contrasto o in alternativa spezzare il completo abbinando la giacca a un paio di jeans.
Per le scarpe non c’è alcun dubbio, i loafers mules di Gucci (o la versione più abbordabile di Topshop) sembrano nati per questo trend, e per la sera basteranno un paio di semplici pointy pump.
Il pigiama più fashion? Quello di Alberta Ferretti indossato da Eva Herzigova al suo arrivo a Venezia: in velluto e nella tonalità blush, come moda comanda.
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