Oggi pranzo al museo. A Milano, Roma
e Torino tanti i ristoranti immersi nell’arte

L'Open Colonna al Palazzo delle Esposizioni di Roma
2 Minuti di Lettura
Martedì 25 Settembre 2012, 17:59 - Ultimo aggiornamento: 20:57
ROMA - Il primo ad aprire in museo fu il V&A caf, in attivit ancora oggi, presso le Morris, Gamble e Poynte rooms del Victoria and Albert Museum di Londra, la pi grande raccolta al mondo dedicata al design. Oggi i
ristoranti dentro i musei si sono moltiplicati, merito del legame tra cibo, arte e design e del pensiero di concepirli come ideale proseguimento dei percorsi espositivi. A Roma l’«Open Colonna», situato all’ultimo piano del centralissimo Palazzo delle Esposizioni, fa convergere la rigorosa struttura di Piacentini con il design colorato e contemporaneo di Cappellini: tra le proposte dello chef Antonello Colonna, oltre ai piatti ricercati, il buffet a 16 euro, perfetto per una pausa pranzo fuori dall’ordinario.



Sopraelevato anche il "Macro 138", ospitato nel Macro, Museo d’arte contemporanea di Roma, in una struttura vetrata con vista e terrazza sulla nuova ala progettata da Decq e sulle opere sottostanti: il design gioca con i colori rosso del pavimento e nero degli arredi. Dal «Maxxi 21», ristorante e bistrot situato all’esterno del Maxxi, si può godere la vista dei volumi plasmati nel museo dall’anglo-irachena Zaha Hadid, gustando nella sala arredata da Lissoni i prodotti tipici del Lazio o anche un semplice caffè seduti ai tavolini all’aperto. Al "DesignCafè" della Triennale di Milano i grandi banconi a isola, progettati per ospitare piccole esposizioni, sono circondati da 50 sedute di autori diversi che mescolano i loro stili e i loro colori. Al «Dopolavoro Hangar Bicocca», invece, si possono assaggiare le proposte di alta cucina contaminata dello chef Paolo Casanova, dai mini hamburger alle tapas, tra l’arredamento scelto da Moroso.



Fuori città è d’obbligo una visita al «Maga» di Gallarate, per una colazione o un brunch nello spazio pensato da Marti Guixé per favorire le relazioni e gli scambi di opinione con tavoli intrecciati, panche e giornali sempre disponibili. A 15 chilometri da Torino, al Castello di Rivoli, trovate il «Combal.Zero» di Davide Scabin, definito dalla guida Michelin «il regno dell’eclettismo gastronomico». Alla fine del percorso del Madre, il Museo d’arte contemporanea di Napoli, potete accedere, tramite un piccolo ponte creato da Alvaro Siza, alla caffetteria con piatti decorati da Francesco Clemente; alla Galleria d’arte moderna di Palermo (presso l’ex convento di Sant’Anna) invece potete assaggiare i migliori prodotti siciliani al GourmArt, un piccolo cafè aperto fino a sera.


© RIPRODUZIONE RISERVATA