
Moda, quando l'uomo sbaglia lo stile

di Valeria Arnaldi
I calzini bianchi e i pantaloni con il risvolto di Grease. Le camicie aperte su petti villosi e addominali rilassati di Troppo forte. Le scarpe sportive, passepartout di Willy, il principe di Bel-Air. Senza dimenticare bretelle fantozziane, slip leopardati, bandana, sandali portati con calzettoni, fantasie hawaiane, bomber e chiodi eco dall'effetto cartonato, canottiere in bella vista.
«Il bruto si copre, il ricco e lo sciocco si adornano, l'elegante si veste», diceva Honoré de Balzac nell'Ottocento, ma, a ben guardare, tra passerelle, web-trend, film e outfit da influencer, vestirsi per l'uomo più che una prova di eleganza è diventata una vera - e ardua - impresa. Sono tanti gli scivoloni di stile compiuti nell'abbigliamento maschile da quando moda e società hanno liberato l'uomo dal rigoroso canone del completo per offrirgli infinita varietà di scelta.
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Venerdì 14 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 10:40
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