Da Nancy Pelosi a Paris Hilton, scatta la sindrome del remake: ecco tutti gli abiti che sono "tornati"

Da Nancy Pelosi a Paris Hilton, scatta la sindrome del remake: ecco tutti gli abiti che sono "tornati"
di Costanza Ignazzi
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Venerdì 21 Dicembre 2018, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 13:38


Prendete un pizzico di mania vintage, mescolate con la nostalgia e aggiungete un sottile senso di déjà-vu. Il mix, potenzialmente esplosivo, riassume bene l'inarrestabile tendenza che pervade il mondo della moda. Una sindrome del remake in piena regola che contagia i designer e fa spuntare come funghi rivisitazioni dei modelli che hanno fatto la storia, tanto che un ipotetico viaggiatore del tempo rischierebbe di confondersi tra il 2018 e gli anni Novanta, abbagliato da fantasie tartan e glitter da discoteca. In passerella scende il passato e tornano a sfilare capi, tendenze e, perché no, anche modelle in auge 20 e più anni fa, nemmeno stessimo assistendo a una riunione di produttori cinematografici a corto di idee (tema molto attuale visto che è in cottura perfino il remake di Ragazze a Beverly Hills).

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IL CASO
Così, quando la speaker dei democratici americani Nancy Pelosi ha riesumato il cappotto Glamis di Max Mara (già indossato per l'insediamento di Barack Obama) tenendo testa a Donald Trump, il brand è stato prontissimo ad annunciare che dall'anno prossimo riproporrà lo stesso modello con nuovi colori. Il minimo che si potesse fare vista l'entità dell'evento, con Nonna Nancy trasformata in eroina della rivolta all'establishment, social impazziti ed esperti fashion in fibrillazione. Insomma, non solo non si butta via niente, ma i designer più noti pescano febbrilmente nei propri archivi per giocare su quel sapore vintage che ricorda tempi migliori. Come Donatella Versace, che a New York ha riportato in passerella l'iconico Safety Pin Dress indossato per la prima volta da una giovane Liz Hurley. Era il lontano 1994 e Liz, allora invidiatissima fidanzata di un Hugh Grant al massimo del suo fascino, scelse il tubino nero tenuto insieme come per magia da enormi spille da balia per la prima di Quattro matrimoni e un funerale. A diventare cult non fu solo il film: basti pensare che l'abito, chiamato da allora That dress (Quel vestito), ha perfino una pagina Wikipedia dedicata. La versione rivisitata è stata proposta nella collezione pre-fall 2019 di Versace, insieme a un altro modello che ai suoi tempi fece scalpore: quello sfoggiato da Jennifer Lopez ai Grammy Awards del 2000, silhouette fluida e maxi scollatura.

LA NOSTALGIA
A riportarlo sulle passerelle del 2018 Amber Valletta, la stessa top model che lo indossò per la prima volta alla sfilata di 18 anni fa: nuova fantasia Love Versace, stesso applauditissimo risultato. Tanta nostalgia degli anni Novanta (per dirla con una popolare canzone dell'epoca, appunto) anche per Marc Jacobs, che ha appena riesumato non solo qualche modello del passato, ma tutta una collezione: quella grunge prodotta per Perry Ellis nel 1993. All'epoca non andò poi tanto bene: camicie di flanella e Dr. Martens fecero gridare allo scandalo l'intero fashion system e Jacobs fu licenziato senza tanti complimenti. Oggi, il designer viene rivalutato come l'ultimo dei visionari dagli stessi critici che all'epoca lo avevano denigrato. E se Dior ripropone l'iconica Saddle Bag, già cult nel 2000, facendo impazzire le influencer, Prada rivisita la collezione sportswear Linea Rossa datata 1997 con tessuti innovativi e tecniche produttive all'avanguardia. Ma anche gli accessori vogliono dire (di nuovo) la loro: dalle Nike Shox R4, must have dei teenager all'alba del nuovo millennio rilanciate in due nuovi colori, agli occhiali da sole ripescati da decenni ancora più lontani, come i modelli Meteor e Nina di Ray-Ban, nati negli anni Sessanta e riproposti per la collezione natalizia 2018.

Le celebrità approvano e adottano con entusiasmo: il caso più eclatante è quello del famigerato abito glitter firmato Julien MacDonald, indossato da Paris Hilton per il suo ventunesimo compleanno nel 2002, che sta vivendo un inedito revival. Kendall Jenner ha indossato un modello Swarovski praticamente identico al party per la sua maggiore età, dichiarando attraverso Instagram di essersi ispirata proprio all'ereditiera già icona di stile quando lei era poco più di una bambina. Con queste premesse, la stessa Paris ha deciso di autocelebrarsi reindossando un altro abito molto simile all'originale ben 15 anni dopo. A volte ritornano? Nella moda quasi sempre.

 

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