Met gala 2021, da Rihanna a Kim Kardashian: ecco i look più stravaganti sul red carpet

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Martedì 14 Settembre 2021, 07:48 - Ultimo aggiornamento: 09:14

Vaccino per tutti, test anti-Covid e mascherina haute couture: il primo gala del Met dopo il lockdown ha preso il via per la prima volta con una serie di madrine e padrini «under 26» - Amanda Gorman, Timothée Chalamet, Naomi Osaka e Billie Eilish - e la lista degli invitati ridotta di un terzo. Amanda Gorman, la poetessa dell'insediamento di Joe Biden, è arrivata come una simbolica statua della Libertà blu cobalto firmata dalla stilista Vera Wang e in mano una pochette a forma di libro con scritto 'Datemi i vostri stanchi...', come nell'epigrafe della vera Lady Liberty all'ingresso del porto di New York.

Met Gala, stanotte la moda americana va in scena a New York

Anna Wintour, l'organizzatrice del «party dell'anno» che usualmente si tiene il primo lunedì di maggio ma di cui la pandemia ha costretto a rivedere il calendario, è agli antipodi dei testimonials della serata, tutti parte della 'Generation Z': inossidabilmente da decenni la regina della moda, si è presentata in un Oscar de La Renta in omaggio all'amico scomparso ormai sette anni fa.

Omaggio listato a lutto, ma più recente, quello di Gabrielle Union di «Bring It On» a Cecily Tyson, l'attrice e modella afro-americana che ci ha lasciato lo scorso gennaio a 97 anni. Tema della serata: «American Independence» in omaggio alla mostra del Costume Institute 'In Americà sul vocabolario della moda a stelle e strisce. Chalamet, uno dei molti giovanissimi che includono anche gli stilisti al centro dello show, lo ha interpretato con una giacca smoking di seta bianca con risvolti neri che potrebbe essere appartenuta a Alexander Hamilton o George Washington, joggers candidi e Converse ai piedi. Molti gli affondi politici nella serata ad altissimo contenuto Instagram, il colosso dell'immagine condivisa che è anche stato lo sponsor dell'evento: la deputata di New York Carolyn Maloney è arrivata esplicitamente vestita da paladina dell'Equal Rights Amendment. 

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