Il volume raccoglie circa 300 lettere del regista due volte premio Oscar, nel 1948 per "Barriera invisibile" e nel 1955 per "Fronte del porto", con tre nomination per "Un tram che si chiama desiderio" (1951), "La valle dell'Eden" e "Amerika, Amerika" (1963).
Osservatore privilegiato degli attori, Kazan parla di loro apertamente nel carteggi, mostrando il lato più intimo e inaspettato di divi come James Dean, Marlon Brando e Marylin Monroe.
In una lettera a John Steinbeck, autore del romanzo "La valle dell'Eden", di cui sta per girare il film, il regista dice dell'allora sconosciuto James Dean: «Non ha la statura di Brando, ma è notevolmente più giovane ed è molto interessante. Ha le palle ed una dose notevole di eccentricità e un "vero problema" da qualche parte nelle viscere, non so che cosa o dove».
Al produttore di Fronte del porto Budd Schulberg, rivela invece la sua preferenza per il giovane Paul Newman: «Se non possiamo avere Brando, io sono per Paul Newman. Questo ragazzo sarà sicuramente una stella del cinema. Non ho alcun dubbio, è altrettanto bello come Brando e la sua mascolinità, che è forte, è anche più attuale. Non è ancora bravo come Brando, e probabilmente non lo sarà mai, ma ha forza, molte sfaccettature e molta sensualità».
Di Marylin scrive a sua moglie: «L'ho incontrata sul set di Harmon Jones che la considerava una persona ridicola ed era molto sprezzante nei suoi confronti. L'ho trovata, quando sono stato presentato, in lacrime. L'ho portata a cena perché mi ha fatto veramente pena. Ed ha singhiozzato tutto il tempo. Non ero "interessato a lei"; cosa che è avvenuta in un secondo momento. Ho avuto modo di conoscerla nel tempo e l'ho presentata ad Arthur Miller, che è stato molto preso da lei. Non si poteva restare indifferenti. Aveva talento, era divertente e vulnerabile, indifesa in un dolore molto più grande di lei e senza speranza e con una infanzia di orfana che faceva morire a sentirla. Era come tutte le eroine di Charlie Chaplin in una».
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