Combat, dal mimetico alla tuta da aviatore: quando la guerra è finta (ma la moda è vera)

Combat, dal mimetico alla tuta da aviatore: quando la guerra è finta (ma la moda è vera)
di Silvia Cutuli
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Venerdì 4 Ottobre 2019, 09:32 - Ultimo aggiornamento: 09:48


Se bastasse armarsi di capi grintosi per combattere le sfide del quotidiano, di certo la donna del prossimo autunno/inverno 2019-20 potrebbe fare la rivoluzione. Che sia chiaro, più che pacifica, tutta giocata sul terreno dello stile. Lei è vestita da simil combattent. Stilisti e designer sono schierati in prima linea per lanciare un messaggio al mondo che li guarda, comunicando ben oltre l'abito.

Dagli stivali da trekking ai tronchetti stringati, tre modelli di scarpe per il prossimo inverno

«La moda non può cambiare il mondo, non lo fa neppure la politica, ma può e deve essere sensibile alla riflessione sul presente» spiega Miuccia Prada nel backstage della sfilata per il prossimo inverno, precisando che la collezione è un invito alla ricerca del buono in un mondo in cui la violenza ci circonda e la guerra ci spaventa. Ecco allora che il bene e il male, il romanticismo e la paura innescano in passerella un gioco dai significati opposti, al punto che la giacca da combat girl, nell'iconico nylon verde militare è abbinata alla camicia blu e a una gonna tubino in pizzo nero.

WISHLIST - Sotto il cardigan nulla come Katie Holmes, il capo must have dell'autunno torna (ma in versione sexy)

I FIORI
Con leggerezza, l'iconografia dei film horror si trasferisce sulle stampe ispirate a Frankenstein ma mai senza uno, cento fiori; mentre gli anfibi alti al polpaccio si tingono di vernice rosa e rossa in un'esplosione di caos e sentimento, aspetti entrambi presenti nell'umanità delle persone: «Con leggerezza ho voluto pensare a una collezione che parlasse di vicinanza alle persone neglette», racconta la stilista.
«L'uomo e la donna Byblos sono dei guerrieri, ma positivi, che lottano per l'ambiente» racconta invece Manuel Facchini in una collezione totalmente ispirata alla purezza cristallina dei ghiacciai polari. Lo spirito sportivo del marchio dà il passo agli alti stivali alti al ginocchio ispirati alle uniformi dell'hockey, tagli netti e dettagli hi-tech, con tanto di protezioni e simil ginocchiere per scendere in campo equipaggiate di tutto punto. Mai senza una borsa multi tasche da legare in vita come sulla passerella Palm Angels allestita a New York. Il marchio ben radicato nel mondo dello streetstyle tra felpe logate, tute e marsupi, fa un'incursione nel sartoriale come nello sportwear disegnando giacche tecniche costruite con strati e tasche sovrapposte, con il dettaglio della borsa da legare in vita. Anche camminare letteralmente nel fango può rivelarsi un'impresa da ragazze, dal momento che Stella McCartney ha presentato già sulla passerella parigina per il prossimo inverno, la sua rivisitazione dello stivale di gomma firmato dal marchio Hunter. Solo gomma naturale ottenuta dalla gestione sostenibile certificata nelle foreste del Guatemala, garantendo così che nessuna foresta pluviale venga abbattuta, insieme a un materiale innovativo chiamato Yulex.

IL CALZOLAIO
Pratici e comodi, che piova o ci sia il sole, gli stivali di gomma sono divenuti nel tempo una vera istituzione e non solo nel Regno Unito dove nacquero attorno al 1880, quando il Duca di Wellington chiedendo al suo calzolaio di fiducia un paio di calzature che potesse utilizzare in battaglia come di sera, diede l'input per confezionarne nuovi modelli, non solo in cuoio ma anche in gomma nella caratteristica tonalità di verde militare. Un incrocio tra verde e marrone che si rintraccia nella tonalità Pantone 448: «L'abbinamento più utilizzato è sicuramente quello con il nero suggerisce Irene Colzi, fondatrice di www.ireneccloset.com - Prova ad abbinare una camicia verde militare con una mini gonna di pelle nera, accessori neri e stivaletti. Ottima idea abbinarlo con il bianco».

L'ESERCITO
Dal verde militare al fascino della mimetica il passo è breve e quanto mai avventuroso. L'arte della mimetizzazione si esercitò in principio nelle trincee militari, con l'esercito francese che creò per primo un pattern innovativo per i tempi, istituendo un vero e proprio studio con tanto di pittori cubisti che si cimentarono nella tuta mimetica. Il fascino del camouflage si respira appieno sulle passerelle della prossima stagione, da Milano a Parigi dove è Isabel Marant che tratteggia una viaggiatrice globale con il gusto dell'avventura.

 

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