A.I. Artisanal Intelligence mette in scena ad AltaRoma la vocazione artigiana della moda

A.I. Artisanal Intelligence mette in scena ad AltaRoma la vocazione artigiana della moda
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Martedì 29 Luglio 2014, 16:01 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 16:44

ROMA - A.I. Artisanal Intelligence mette in scena la vocazione artigiana della moda durante AltaRoma. All’interno della galleria Giacomo Guidi, che apre ufficialmente al pubblico nel mese di settembre, una serie di designer emergenti hanno esposto il proprio lavoro a fianco di opere d’arte eseguite da maestri legati a Roma per nascita o per affinità elettiva.


Un percorso ricco di spunti creativi che, con la cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio de’ Navasquez, ha guidato sia il pubblico sia i designer ad una maggiore consapevolezza nella comprensione di quanto siano osmotici il mondo dell’arte e quello della moda.

Dalle geometrie evocate negli intrecci in maglia di Mario Caruana, alle gonne doppiate e strutturate degli abiti di Andrés Romo, che dà vita ad una fantomatica “Signorina Acapulco” anni ’50, è tangibile la forte carica personale, il bagaglio culturale ed emotivo di cui si nutrono le creazioni degli emergenti.

Non è mancata, nella concettualità minimale dell’atmosfera, la riflessione sul femminile nelle calzature di Giannico, né l’astrazione tesa alla forma unisex nelle borse di Bradaric Ohmae.

La manualità non è mai sacrificata, mai seconda al disegno o all’ispirazione ma, è evidente, si muove di pari passo con quest’ultima.

Le opere scelte per mantenere vivo il dialogo fra i due mondi qui rappresentati sono di Jannis Kounellis, Nahum Tevet, Gerold Miller, Sophie Totti, Matteo Montani, Maurizio Donzelli e Hidetoshi Nagasawa.

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