Roberto Bolle veste Yves Saint-Laurent e il Quasimodo di Notre Dame De Paris è fashion

MILANO - Quasimodo: un nome che per tutti gli amanti del teatro rappresenta l’essenza della sfortuna che pu� colpire una persona; la deformit� che rende esclusi e cattivi; vivere nella paura e nella mancanza di amore. Il personaggio di Quasimodo è il protagonista di «Notre Dame de Paris», tratto dal romanzo di Victor Hugo e che fino al 5 marzo è rappresentato sul palco della Scala di Milano. Il contrasto tra il protagonista e il suo interprete balza immediatamente agli occhi: a vestire i suoi panni è il ballerino Roberto Bolle, l’esatto contrario dei movimenti sgraziati e della bruttezza. Una scelta che può sembrare inadatta ma che invece si rivela giustissima. A spiegarlo, nella conferenza stampa di presentazione, è lo stesso Bolle: «Ho sempre interpretato ruoli giocati sulla bellezza fisica, sull’armonia. In questo caso non c’é più, Quasimodo è brutto e deve tirar fuori la bellezza interiore per conquistare il pubblico. E’ questa la sfida». Il cast che circonda il ballerino italiano nella versione ideata da Roland Petit comprende anche Massimo Murru e Ivan Vasiliev, mentre nei panni di Esmeralda c’è Natalia Osipova e Petra Conti. Caratteristica importante è che fin dalla sua prima rappresentazione nel 1965 a Parigi i costumi sono stati creati dal celebre couturier Yves Saint-Laurent. Lo stilista si calò pienamente nell’atmosfera medioevale, tanto che i costumi colorati a ben vedere ricordano le vetrate delle cattedrali. I vestiti di Bolle dunque sono un’opera d’arte all’interno di un capolavoro: Quasimodo sfoggia una blusa semplice color corda mentre Esmeralda indossa un raffinatissimo abitino bianco e amaranto. Poi spacchi sui fianchi e grande attenzione agli accessori con gioelli gitani. Tocco di classe e modernità il costume del personaggio di Frollo, nero totale. Da non dimenticare la divisa del capitano Phoebus che richiama direttamente lo stile del pittore Mondrian.