Paris Fashion Week: da Branquinho
a Jacquemus, è il turno degli esordienti

Una modella di Veronique Branquinho a Paris Fashion Week
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Venerdì 28 Settembre 2012, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 16:47
PARIGI - Si aperta nel segno degli stilisti emergenti la Paris Fasion Week che, come da tradizione, conclude gli appuntamenti dedicati alla presentazione della moda donna per la prossima primavera estate. Mentre sale
la curiosità per la prima collezione femminile di Raf Simons per Christian Dior e per quella di Hedi Slimane per Yves Saint Laurent, in passerella hanno sfilato alcuni dei designer più promettenti nel panorama internazionale del prêt-à-porter. La prima collezione degna di rilievo è quella disegnata da Veronique Branquinho, la trentottenne designer belga che ama giocare con l’immagine idealizzata di una donna prigioniera di un tempo indefinito perso in mille variazioni cromatiche. Dopo quelli tributati alle nuvole punteggiate di paillettes della Branquino, gli applausi più convinti della giornata hanno salutato la sfilata di Anthony Vaccarello, trentenne stilista belga di origini italiane già messosi in luce presso la maison Fendi.



La donna di Vaccarello prende forma nel gioco dei materiali brillanti e trasparenti, che lasciano intuire le movenze del corpo. Mentre gli abiti delle collezioni di Aganovich richiamano alla memoria il meglio della produzione cinematografica di fantascienza, da «Star Trek» a «Guerre Stellari», Simon Porte Jacquemus ancora una volta ha trovato ispirazione nella vita di tutti i giorni per dare vita ad una linea dedicata alla donna giovane, svagata, perennemente alla ricerca di occasioni per trascorrere il tempo con la sua gioiosa banda di amici. Niente male per un ventiduenne che nel backstage sembra già muoversi da veterano. Chissà quanti sono a ricordare che Porte Jacquemus, a soli diciotto anni, aveva lanciato una linea femminile di tutto rispetto.


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