Una volta tanto le voci erano attendibili: John Galliano sarà davvero il direttore creativo della Maison Martin Margiela.
Lo stilista inglese di 54 anni torna dunque in campo grazie a un imprenditore italiano, Renzo Rosso, da sempre suo estimatore. Da ormai quattro anni Galliano era un paria della moda, dopo l'anatema lanciato contro di lui dal gruppo Lvmh che non gli ha mai perdonato il famoso incidente del bar parigino, quando lo stilista ubriaco diede di matto aggredendo con frasi antisemite due avventori, che lo filmarono e denunciarono.
La penosa vicenda gli era costata la carriera, aveva dovuto lasciare la direzione di Christian Dior dopo 15 anni di successi.
Questa quindi è l'occasione di rientrare davvero in gioco, anche con una nuova immagine: la foto diffusa con il comunicato è di Patrick Demarchelier e ritrae un John Galliano insolito, senza baffetti, con i capelli corti e pettinati all'indietro, vestito da dandy con camicia a righe e fermaglio a spadino, perfino con cagnolino in braccio, un pò Oscar Wilde un pò Truman Capote.
Resta comunque un grande interrogativo: cosa c'entra Galliano con Margiela? Il marchio fondato alla fine degli anni ottanta dal belga Martin Margiela è stato a lungo il simbolo di un minimalismo decostruito, di una moda concettuale che sfilava sotto i ponti di Parigi. Martin, che oggi ha 57 anni, quando cinque anni fa ha completamente ceduto la maison alla holding di Renzo Rosso, era già sparito da una decina d'anni, nel senso che non si faceva vedere e fotografare, tanto che veniva soprannominato «lo stilista fantasma», tutto il contrario di Galliano che ha sempre chiuso le passerelle come un divo «en travesti».
Ma il genio è genio, e questo ci serve, sembra dire Renzo Rosso per il quale lo stilista Galliano e la maison Margiela evidentemente hanno in comune qualcosa, forse lo spirito iconoclasta, che oggi scarseggia.