Borbone, stilista di origini romane
e il suo nuovo corner prêt-à-porte

Un modello pret a porter di Luigi Borbone
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Martedì 8 Maggio 2012, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 16:48

ROMA - Luigi Borbone ha aperto un nuovo corner prt--porter, nel salotto “bene” di Roma. In attesa di vestire Lady Gaga e Kate Middleton, lo stilista romano definito il nuovo “talento ribelle della moda”,
si diverte a sorprendere tutti. Come? Facendo uscire la sua donna glaciale dai più aspri e selvaggi paesaggi scandinavi per entrare al civico 41 di via Fontanella Borghese.

C’è tutta l’ansia, la malinconia e lo stress della vita moderna nel suo guardaroba rigorosamente monocromatico, all’insegna della freddezza. Per affrontare con rigore gli impegni, per essere lineari e per vivere con logica un nuova femminilità. Perfettamente en pendant con l’incontaminato mood che anima la sua collezione d’Alta Moda nel nuovo showroom di via Flaminia 856, nella corner boutique c’è tutto il contrario della solarità mediterranea.

«Sei pezzi che fanno il verso all’Haute Couture di cui ho mantenuto i tessuti: organza di cotone e ottomano di cotone rigorosamente ecofrendley, coltivati secondo i ritmi della natura», svela Borbone che debutta con «un prêt-à-porter pensato per la donna impegnata, che non rinuncia a essere elegante in ogni momento della giornata. Che rispetta la natura e sceglie gli accessori creati dal riciclo, arricchiti da cristalli, dove le scarpe sono fatte con pellami vegetali e legno».

Il risultato? Due serie di camicie vedo non-vedo, tre abiti che giocano sul lungo e corto, partendo da una «base» più corta arricchita da un doppio strato di organza di cotone, che mette in risalto la cura sartoriale con cui sono cucite le nervature, create con le impunture. I pantaloni sono a vita alta, con taglio classico e pence che conferiscono alla linea un’aria casual chic. C’è anche la linea beachwear ispirata ai colori nero, panna e corallo, impreziositi da cristalli che simulano uno specchio che si rompe. Giusto per disegnare la metafora della classicità dell’alta moda, rotta da questa nuova sperimentazione.

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