Vacheron Constatin, con Historiques 222 torna l'icona Anni Settanta

Vacheron Constatin, con Historiques 222 torna l'icona Anni Settanta
di Paolo Gobbi
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 17:22

Uno dei modelli che segnerà la storia del 2022 è la riedizione del leggendario 222 di Vacheron Constantin, presentato in primavera durante il Salone di Ginevra e in arrivo in vendita in questi giorni. Lanciato nel 1977 in occasione del 222esimo anniversario della maison, firmato dal designer Jorg Hysek, ha segnato un punto di svolta nella storia della manifattura, che ha fatto così la sua entrata nel mondo della modellistica sporty-chic. Fra le varie referenze 222 esistenti, quella scelta per celebrare il ritorno della leggenda dell’orologeria è stata la 44018 in oro dal diametro di 37 mm. In linea con lo spirito della collezione Historiques, questo nuovo orologio mette in luce il ricco patrimonio estetico e culturale della casa attraverso una reinterpretazione contemporanea: «Al di là del suo status di icona - afferma Louis Ferla, ceo Vacheron Constantin - il segnatempo 222 è un meraviglioso tributo al lavoro dei nostri designer e ingegneri, nonché una chiara rappresentazione della loro abilità nel perpetuare lo spirito d’avanguardia della nostra maison».

Per i collezionisti di orologi vintage, 222 non è un numero qualsiasi: fa riferimento a un segnatempo leggendario, il simbolo di un’era che rappresenta anche uno spartiacque nella storia di Vacheron Constantin, caratterizzato da elementi che fino ad allora erano stati utilizzati molto di rado. Durante i decenni precedenti i modelli sportivi erano stati ideati per persone attive nel mondo dello sport (basti pensare ai segnatempo professionali destinati a piloti di aerei o a subacquei), mentre gli orologi di lusso occupavano un segmento completamente diverso. Negli anni Settanta, un periodo caratterizzato dalla crescente competizione con la modellistica al quarzo, fecero la loro comparsa dei segnatempo che univano il mondo dello sport e del lusso.

Con il 222 Vacheron Constantin ha contribuito all’affermazione di questo nuovo approccio all’orologeria meccanica, in linea con un’epoca aperta alle nuove idee: segnò chiaramente una rottura nell’evoluzione stilistica della casa ginevrina, con le sue linee tese e gli angoli a vivo. «Volevo disegnare un orologio elegante e sportivo mantenendo il giusto equilibrio fra questi due elementi, in armonia con l’universo classico e raffinato di Vacheron Constantin», spiega il designer Jorg Hysek.

Oltre all’inconfondibile bracciale integrato, il 222 introduceva un’architettura funzionale del tutto nuova, con la sua base piatta sormontata da un’importante lunetta scanalata. La sua cassa monoblocco, che richiedeva di incassare il movimento dall’alto, era impermeabile fino a 120 metri grazie alla lunetta avvitata. Nel modello oggi in riedizione i codici emblematici del 222 sono stati tutti rispettati: diametro da 37 mm, lunetta scanalata, quadrante dorato, indici delle ore dritti e lancette a bastone, bracciale integrato e maglie centrali esagonali, nonché la Croce di Malta a ore 5 realizzata in oro bianco Pd150 lucido e saldata sulla base piatta della cassa. «Il 222 cristallizza lo spirito degli anni Settanta – dice Christian Selmoni, director of style and heritage - segnato da un’evoluzione del design verso qualcosa di più autentico, più personale o addirittura più “disordinato”. Ma al contempo dotato di carattere e forme strutturate».

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