I gioielli parlano la lingua delle arti. Dal cinema alla pittura e anche alla musica, ogni prezioso ha in sé un colore, un bagliore, in fondo anche un suono, che evoca altri mondi. Come scrigni, le botteghe ospitano in pochi metri quadrati artigiani capaci di trasformare oro e pietre preziose in creazioni uniche con il loro saper fare.
C’è Chanel che porta esperienza e glamour sul tappeto rosso di Cannes dove le sue creazioni di alta gioielleria e i suoi abiti vestono Maïwen, regista e protagonista dell’attesa pellicola Jeanne du Barry. Il film, che aprirà il festival e che vede il ritorno sul set di Johnny Depp, ruota attorno alla tumultuosa relazione del re francese Luigi XV con la famosa cortigiana, sua amante.
LATTEX E DIAMANTI
È un road movie anni ’60 nel deserto californiano, invece, quello realizzato da Messika per la sua campagna pubblicitaria. Protagonista la bellissima top model Kendall Jenner, alla guida di una macchina d’epoca rosso fiammante, vestita di lattex e diamanti da sogno. Anche Damiani pensa al cinema e lo rende prezioso con una collezione ad hoc, mentre Bulgari racchiude in un gioiello il Sogno di una Diva. E Chopard sceglie uno dei sorrisi più belli del cinema, quello di Julia Roberts, per interpretare le sue magnifiche pietre. I monili diventano pezzi d’arte ispirati alla natura e al cosmo per l’artista orafa Luz Camino che ha riunito i suoi gioielli più belli in un libro per festeggiare i 50 anni di attività.
<HS9>Sono 150 anni quelli di Boghossian raccontati da Vivienne Becker nel volume edito da Assouline, un omaggio a capolavori realizzati con pietre rare. Alessio Boschi si lascia incantare dall’Oceano Pacifico con Thalassa, tre anelli che ricordano il movimento delle onde, nelle forme sinuose e nelle mille sfumature d’azzurro. Chantecler rende omaggio a Capri raccontando con i gioielli la sua isola d’origine, tra colori e forme. C’è chi ha scelto la sfida di raccontare il mondo dei preziosi anche su Instagram, come l’influencer da 416 milioni di follower Katerina Perez. E il gioiello è anche sostenibilità ma non per questo meno glamour: le creazioni di Maria Sole Ferragamo prendono forma da scarti di pelle e trucioli.
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