Le sue collezioni sono una lezione di riverenza nei confronti del mondo naturale e delle antiche civiltà. Gemme rare e insolite, materiali preziosi non convenzionali e un’artigianalità sublime. Alessio Boschi delizia il mondo della gioielleria con le sue estrose creazioni da oltre 20 anni. Romano orgoglioso, divide il suo tempo tra la sua casa nel borgo medievale di Bagnoregio e Bangkok, in Thailandia, dove le sue collezioni uniche sono realizzate a mano da maestri gioiellieri. Diplomato all’Accademia di Costume e Moda di Roma, Alessio ha debuttato nel settore nel 1996. Dopo diversi incarichi da freelance in Italia e in Francia, si è trasferito ad Atene, in Grecia, e ha iniziato a disegnare gioielli con particolare attenzione alle pietre colorate.
IL PROGETTO
Nel 1999 collabora a un progetto congiunto tra Cina e Hong Kong per creare il design del Millennium Sapphire: il più grande zaffiro intagliato di qualità gemmologica al mondo, 61500 carati. Il suo progetto gli vale l’ingresso nel Guinness World Records del 2003. Nel 2005 va in Australia e inizia una residenza creativa di 5 anni come direttore del design presso una delle più grandi aziende produttrici di perle del mondo. È in questo periodo che il mondo ha avuto il primo assaggio del suo talento precoce.
Le collezioni più importanti includono l’uso di pietre preziose colorate, la multifunzionalità che consente al gioiello di essere indossato in occasioni e modi diversi, ma anche dettagli nascosti che conducono, in modo giocoso, ad un viaggio immaginario.
Tra queste si fa notare Thalassa (dal greco mare) che trae ispirazione dall’Oceano Pacifico. I suoi soggetti sono le meravigliose creature marine tra le sfumature multicolori della barriera corallina. Grazie ai loro movimenti nascosti, i gioielli sembrano essere trasportati dalle maree. Pezzi principali, oltre alle Fish Brooches, tre anelli che riproducono le onde del mare grazie a tre Tormaline Paraiba da 18 carati ciascuna e un’immensa cascata di gocce di diamanti. Ogni fase della manifattura è attentamente seguita e controllata grazie al legame che esiste tra l’idea primordiale e lo stadio finale dove il gioiello mantiene comunque il pathos originale.