Il mercato europeo del lusso parla asiatico. Nel 2013 un terzo dei clienti arriverà dalla Cina

Il mercato europeo del lusso parla asiatico. Nel 2013 un terzo dei clienti arriverà dalla Cina
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Martedì 5 Febbraio 2013, 19:18 - Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 11:22
PARIGI - Gli osservatori economici sono concordi su un fatto: i turisti asiatici che visitano l'Europa preferiscono fare shopping da Louis Vuitton o da Hermes piuttosto che regalarsi una giornata al Louvre o alla National Gallery. La crescita dell'economia cinese, alla quale si accompagna un progressivo incremento dei consumi, si ripercuote in maniera vistosa sull'economia europea della moda e del lusso: secondo le stime elaborate da McKinsey, nel 2012 gli acquirenti provenienti da Pechino, Hong Kong e dintorni hanno rappresentato circa un quinto del totale e a fine 2013 il loro numero è destinato a salire ad un terzo. Una cifra impensabile solo dieci anni fa. E gli operatori attivi nel Vecchio Continente dovrebbero iniziare a fare i conti con una tendenza in via di consolidamento: la crescita del turismo made in China. Se i viaggiatori appartenenti alla classe media sono già aumentati di oltre il 50% rispetto al 2008, secondo il report di McKinsey il numero dei cinesi che nei prossimi tre anni uscirà dal Paese sfiorerà quota 100 milioni. Una manna per i giganti della moda e del lusso del Vecchio Continente. Non a caso i dati elaborati da Credit Suisse sui clienti delle grandi maison europee vedono in testa i cinesi con il 30%, seguiti dagli acquirenti provenienti da Paesi Ue con il 16%, dai giapponesi con il 15%, da statunitensi e da altre nazioni asiatiche con il 14%, da Africa, Medio Oriente e America del Sud con il 5%. Se tali cifre venissero confermate dall'andamento delle vendite ne risulterebbe che 6 acquirenti su 10 provengono dall'Asia. Sintomo di un rivolgimento senza precedenti nel cuore dell'economia globale.
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