Schiaparelli torna nel tempio della couture
con Zanini: è un successo romantico e surreale

Schiaparelli P/E 2014 ph Marcus Tondo (Indigitalimages.com)
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Martedì 21 Gennaio 2014, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 12:29

PARIGI - La rinata maison Schiaparelli, che Diego Della Valle ha consegnato nelle mani del giovane designer Marco Zanini, alla prima prova con una collezione d'alta moda Primavera Estate. Ad accorrere all'immancabile evento-spettacolo sono stati in molti, tra cui Jean Paul Gaultier, Pierpaolo Piccioli, Maria Grazia Chiuri, Elle Macpherson, Carla Bruni-Sarkozy, Ines de la Fressange, Jean-Paul Goude.

Sono passati 60 anni dall'ultimo show couture di Schiap, ma Zanini ha senz'altro catturato l'ironia e il surrealismo della stilista e ha trasportato il suo «essere punk prima del punk e pop prima del pop» nel XXI secolo con successo (impresa non facile nell'epoca dello strabordante porno-chic, in cui niente più può stupire).

Nessun copricapo-scarpa in passerella né aragoste sugli abiti per le creazioni di Zanini: il cappellaio matto Stephen Jones ha regalato il suo tocco di estrosità e il resto lo ha fatto la mescolanza tra alto e basso di cui la Schiaparelli è stata la prima ambasciatrice, in grado di vestire con la stessa eleganza e ironia la duchessa di Windsor e Mae West.

Anelli acchiappamosche e bracciali adatti anche a una serata in discoteca hanno completato i 19 look proposti tra stampe vivaci, drammi assoluti, splendidi ricami, spuma di volant bianco e feste di piume. «Non un solo indumento ha visto una macchina.

Per avere l'effetto bouilloné sulla gonna di chiffon di seta con camicia abbinata è servito il lavoro di venti persone per tre settimane», precisa e conclude orgoglioso Zanini.

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