Paris Fashion Week, trasparenze impertinenti per gli abiti Schiaparelli firmati da Guyon

Paris Fashion Week, trasparenze impertinenti per gli abiti Schiaparelli firmati da Guyon
di Ughetta Di Carlo
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Mercoledì 5 Luglio 2017, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 14:11

Sulle passerelle parigine ha sfilato un pizzico di irriverenza con le trasparenze degli abiti disegnati da Bertrand Guyon, dal 2015 alla guida della maison Schiaparelli, che da sempre si ispira alle donne libere ed emancipate.
Il designer non smentisce lo stile della sua fondatrice, Elsa Schiaparelli, che nella Parigi di inizio 900 fu amica e musa di artisti, stilista ribelle che, insieme a Coco Chanel, fu una delle più influenti figure della moda all’inizio del XX secolo. Inventrice del rosa shocking, la Schiaparelli fu modernissima e avanguardista con bozzetti e gioielli creati sotto l’influsso dei surrealisti, grazie alle amicizie con Salvator Dali e Alberto Giacometti.

Nelle collezioni si alternano abiti eterei da colori pittorici a divertissement sartoriali pensati come arte da indossare e dunque se la trasparenza andrebbe censurata, nella grazia di questi abiti è permessa. Bertrand Guyon uscito dalla scuola dell'atelier Valentino, era già famoso per le sue ricerche e ogni volta che reinterpreta gli abiti delle prime collezioni di Elsa Schiaparelli lo fa con spinta innovativa. Cosi quando l’anno scorso ha fatto rivivere la collezione circus del 1938 con le fiere e i clown, i lucchetti e le stelle, il sole d’oro e le tigri, i simboli del circo come metafora della vita, mista a tenerezza. E i colori, che sono tutto per la maison che ha inventato il rosa shocking, diventano una tavolozza di ricami sperimentali.

Così per il prossimo inverno Guyon propone le leggerezze dei tulle per gli abiti lunghi plissettati o ripresi in vita o svasati o a tunica. Gioca con le trasparenze e le lavorazioni sofisticate basate sui ricami con i simboli più iconici della Schiaparelli: aragoste, chiavi e ancora cuori, leit motiv di tutta la collezione estiva, persino nei dettagli delle scarpe. Non mancano tessuti più pesanti: i tweed diventano cappe principesche, i crepe preziosi e morbidi vengono utilizzati per i tubini bianchi molto chic per diverse occasioni.ù

 

Le giacche sono piccole e colorate con intarsi surreali. I capispalla sono un pezzo forte delle collezioni su indicazione di Diego Della Valle (che crede nel potenziale delle giacche da donna,) patron del marchio dal 2013 e che ha fortemente voluto lo stilista per rilanciare lo storico marchio. Fondata nel 1927 la maison Schiaparelli quest’anno compie 90 anni. Lo scorso 16 dicembre la griffe ha riconquistato il titolo di “Haute Couture” dato da una commissione specializzata all’interno del Ministére dell’Industria francese. E’ stato un trionfo per la casa di moda che aveva perso l’onorificenza nel 1954, quando la Schiaparelli decise di scrivere la propria biografia: “Shockinglife dove scriveva frasi celebri forse roppo audaci per quel tempo.
Un suo motto va ricordato “quanto più il corpo è rispettato meglio l’abito acquista vitalità”. Sta alle donne che decideranno di indossare le creazioni di Guyon saper scegliere il modello che più le valorizza. Come Marlene Dietrich o Katharine Hepburn indossarono meravigliosamente le opere sartoriali di Elsa. 

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