Moschino sfila a Roma per la prima volta, a Cinecittà rivive il cinema di Fellini

Moschino sfila a Roma per la prima volta, a Cinecittà rivive il cinema di Fellini
di Costanza Ignazzi
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Mercoledì 9 Gennaio 2019, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 11:22


Moschino sbarca a Roma, ed è subito Dolce Vita. Jeremy Scott sceglie per la prima volta la Capitale per portare in scena la collezione uomo e la pre-collezione donna dell'autunno inverno 2019. E gli studios di Cinecittà, set dei più famosi capolavori di Federico Fellini, si trasformano in una sala da ballo dove una dopo l'altra si materializzano oniriche visioni che strizzano l'occhio ai grotteschi personaggi di Satyricon, 8 e 1/2, Casanova. Nella ricostruzione delle Terme di Caracalla spuntano neon da cinema d'antan che proiettano i nomi di Fellini e Moschino e i modelli sfilano in mezzo al capitelli, in cerchio intorno a una gigantesca torcia dell'antica Roma.

Moschino sfila a Cinecittà e la moda fa festa con 400 invitati
 

 


Armature da centurioni in versione sportiva per gli uomini e lingerie per le donne, iscrizioni in latino sulle giacche e cappotti in tweed spigato: giallo e oro, i colori di Roma, e gli sfarzi della vecchia nobiltà trasformati in corpetti e gonne a gabbia degne di Madonna. C'è Sandra Milo, musa ispiratrice di Fellini, in prima fila ad assistere all'omaggio di Jeremy Scott al maestro. «Grazie, è stato favoloso», dice commossa al designer dopo la sfilata. Intorno ai tavoli volteggiano scheletri dorati fasciati in tute ingioiellate e spunta il richiamo militare tipico di Moschino con cappotti, bomber e parka trapuntati.

L'immaginario di Fellini è ovunque, dalle colonne ai numeri romani: un'ispirazione che un po' stupisce per Jeremy Scott, che passa dai coloratissimi temi pop dei cartoni animati e gli schizzi colorati della precedente collezione a un mondo forse più complesso e impegnativo. «Non credo esista al mondo posto più magico, più affascinante e più glamour di Roma. Non c'era nessun'altra città dove avrei potuto rendere omaggio a Fellini se non qui, dove ha girato i suoi grandi lavori», dice lo stilista, che spesso ama passeggiare dalle parti della Fontana di Trevi, teatro di una delle scene cult che lo hanno folgorato. In scena si susseguono i personaggi ispirati ai film che hanno fatto la storia del cinema: ci sono Gelsomina e Giulietta degli spiriti, moderne Anita Ekberg vestite di rosso fuoco e Casanova in smoking con enormi fiocchi in raso sulla schiena. Ma anche paillettes e frange Anni '20, chilometrici copricapi di piume e perfino le associazioni pop tipiche del Moschino di Scott: come un inaspettato tutù da uomo abbinato a un paio di anfibi. Due epoche in una, sacro e profano insieme, iconografia contemporanea unita a quel tanto di decadenza che fa glamour. I personaggi grotteschi di Fellini che sposano il pop americano firmato Moschino. La Dolce vita ai tempi di Instagram.
 

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