Ha un logo rinnovato che, dopo l’investimento di quindici milioni di dollari da parte della città ha un aspetto molto business e poco fashion; e conta diverse altre chicche in calendario. La più attesa è stata, senza dubbio, quella ideata da Givenchy per la sua sfilata. Riccardo Tisci, direttore della maison, ha infatti deciso di aprire lo show al pubblico per il suo debutto negli USA: oltre ai posti riservati per la stampa, i buyer e gli addetti al settore, 280 biglietti sono stati consegnati agli studenti e insegnanti delle scuole di moda della città, mentre altri 100 sono stati distribuiti ai residenti che vivono in prossimità della location, comunicata rigorosamente poche ore prima dell’evento. Inoltre, sei maxi schermi posizionati in punti strategici della Grande Mela, hanno portato i passanti direttamente in passerella.
Dopo l’ispirazione decadente/vittoriana che ha permeato la scorsa collezione, la maison ha annunciato una collaborazione con Marina Abramovic che, per l’occasione, ha attinto a piene mani dallo spiritualismo legato ai sentimenti di amore e pace che uniscono idealmente l’uomo all’universo.
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