Dolce&Gabbana "accendono" Palermo: la collezione Alta Moda sfila in piazza

Dolce&Gabbana "accendono" Palermo: la collezione Alta Moda sfila in piazza
di Anna Franco
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Sabato 8 Luglio 2017, 09:37 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 13:48


Omaggio al decoro, ai dettagli preziosi e agli ornamenti che enfatizzano le forme e inventano nuove dimensioni. Una vera e propria esplosione di sentimenti declinata in ben 116 uscite è la collezione Alta Moda Dolce & Gabbana, presentata ieri in un caldo tramonto a piazza Pretoria nel centro di Palermo. Oggi la scena si sposta a piazza Guglielmo II, presso il Duomo di Monreale, dove salirà in passerella l'Alta Sartoria, ovvero la collezione uomo su misura. Il duo stilistico, come al solito, ha concepito le sue Alte Artigianalità come una vera e propria quattro giorni di festa, iniziata con la presentazione dell'Alta Gioielleria e che terminerà domani sera al Castello Lanza Branciforte di Trabìa.

Proprio la prima collezione di alta moda era stata presentata a Taormina e il ritorno in Trinacria è stato fortemente voluto dai due designer, che hanno sempre dichiarato: «La Sicilia è la terra dove nasce la nostra estetica e dove è nato Domenico, che è di Polizzi Generosa, sulle Madonie, un luogo ancora più aspro e speciale rispetto a quelli a cui sono abituati i turisti. La nostra musa è nata qui, osservando le donne nelle strade, in chiesa, al mercato, in spiaggia, nelle processioni». Una donna vera, sensuale, mediterranea, passionale, che diventa il tramite per Dolce e Gabbana per far conoscere il loro dna, ma anche «la Sicilia, un po' denigrata come tutto il Sud, ma che è bellezza e amore».

A Palermo sono arrivati più di quattrocento top client della griffe, che ha sempre ribadito con le sue sfilate di alta moda di non volersi inserire all'interno di qualche fashion week, liberandosi da ogni schema temporale e geografico. E anche stagionale: la collezione presentata ieri non è necessariamente legata all'estate o all'inverno, perché le donne che comprano certi abiti vivono in ogni parte del mondo e viaggiano molto. Il barocco palermitano, che i due stilisti vedono diverso da quello di tutto il resto del mondo, è il protagonista assoluto dell'Alta Moda che sfila sulle note della Cavalleria Rusticana e delle più celebri arie liriche del Bel Paese.

LA VUCCIRIA
Un abito dalla cui vita stretta parte una lunga e ampia gonna porta in scena i decori dei carretti siciliani, in una girandola di colori caldi asciugati al sole ed enfatizzati da applicazioni di ricami e passamanerie. Ai piedi ciabatte di pelliccia e sul capo una sorta di corona con la scritta Vucciria, omaggio allo storico mercato di Palermo, insieme a enormi e coloratissimi fiori. Un modo di sottolineare quanto miseria e nobiltà possano convivere, quanto la donna comune sia una regina con la sua sensualità e nei gesti quotidiani quali fare la spesa, tanto che su altre teste appaiono le scritte Palermo o invocazioni popolane come W Santa Rosalia. Seguono come copricapo delle vere e proprie tiare, con il sole e la luna che si incontrano.
Il velluto nero bordato di oro definisce gli intarsi ricamati su impalpabile tulle di principesse sfrontate tanto quanto l'Angelica del Gattopardo e il corallo di Sciacca, quello rosa più pregiato, tempesta abiti dal valore inestimabile. I broccati si alternano a ricami a contrasto su chiffon nero, ricoperto di ex voto e gonne ampissime, che richiamano gli affreschi dei palazzi nobiliari palermitani, si accompagnano a corpetti incrostati d'oro. Quelli in pizzo cesellano il corpo e celano sul cuore ricami di carretti siciliani o scene campestri, che appartengono a una cultura millenaria.

LE PROCESSIONI
I fiori scivolano su lunghe tuniche ricamate da piccole pietre che disegnano boccioli selvaggi con i loro scintillii. Le madonne di Dolce & Gabbana sanno anche essere austere: seguono le processioni col pizzo a ombreggiare il volto, ma indossano cappotti smilzi decorati con spille d'oro e diamanti marroni, portano ombrellini e copricapo di paglia per proteggersi dal sole e conservare il loro pallore. Fieramente, si trasformano in signorotti locali allacciando una giacca bianca doppiopetto in sangallo su pantaloni ampi maschili, accompagnati da cravatta nera e dall'immancabile coppola. Il Gattopardo rivive nelle gonne ampie con strascico dell'ultima uscita regale.

 

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