AltaRoma si dà al web e sfila in 4D

AltaRoma si dà al web e sfila in 4D
di Paola Pisa
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Sabato 26 Gennaio 2013, 14:40 - Ultimo aggiornamento: 18:52
ROMA - Africa & tecno-couture, un binomio insolito e vincente. Nella prossima edizione di AltaRoma saranno cinque gli stilisti provenienti dal continente nero che presenteranno le proprie creazioni. Lo raccontano alla conferenza stampa in cui Silvia Venturini Fendi, presidente della società che organizza la kermesse capitolina, si dice sempre più convinta della sua vocazione come crogiolo di talenti emergenti. «Chiudo il triennio del mio mandato in maniera positiva, questa edizione punta sull’integrazione tra maison storiche e nuovi creativi». Annunciato il lancio della piattaforma Arduino che permetterà di vedere sul web prodotti artigianali.



L'altro punto forte, inaugurato ieri con la capsule collection di Zambon ispirata al pigiama palazzo di Galitzine, è la Neo-couture che, da Gente in via del Babuino, mostra semplici ma innovativi completi con pantaloni e ricami alla maniera della grande Irene. Lini, righe, pois, tutto minimal-sofisticato.



TUNICHE E CAFTANI

Ma è l'Africa che fa sognare. È anche in prima fila. Cinque ambasciatori hanno detto sì a Antonella Rossi, sono del Ghana, del Congo, del Sudafrica, ma anche dell'Indonesia, del Belize e della Polonia. Un bel laboratorio nel centro di Roma, vestiti fatti come atelier comanda, una giovane ragazza africana che lavora in sartoria, duecento abiti sfornati ogni anno.



La sartoria è viva. Questa stagione, per l'estate che verrà, tra le volte e i saloni di Palazzo Delfini, ecco venticinque capi fatti a mano, che mescolano fogge esotiche con quelle della tradizione europea degli Anni ’20. Eleganti caftani in lino, tuniche al ginocchio portate con i pantaloni, poi abiti per il cocktail e la sera in chiffon, georgette e raso per mise dalla vita un po' alta. Qualche short appena velato da pantaloni, seduzione di culotte, cappelli a profusione, gioielli veri. Perfino la biancheria da notte è di couture. Le tinte sono pallide, ma c'è un bel blu notte e anche belle stampe fenicottero.



LADY DAL FUTURO

Siamo nel secolo del tecno e in passerella si inneggia anche al vestito in 4D, domani si assisterà a una sfilata multisensoriale nata al computer, esempio di mix tra artigianato e alta tecnologia. Gli ospiti avranno occhialini come al cinema per ammirare il guardaroba della futuribile lady. Gattinoni con il suo stilista Guillermo Mariotto dice viva la sperimentazione, i vestiti che si arricchiscono di riproduzioni prospettiche, le manipolazioni al video, la grafica moderna. Domani la maison va in scena con abiti dai volumi, dalle proporzioni e dalle misure diverse dal solito. Un gioco che fa arrivare sulla pedana vestiti gonfi in cui la profondità è data da tessuti di tulle e pizzo lavorati a strati, camicie in satin e organza tridimensionali, vestiti luminescenti coperti di paillettes iridate, mise originali grazie alle imbottiture stravolte.



Tutto appare, tutto è reale e virtuale, tutto è sartoria con tessuti estensibili, deformabili, liberi, organici.

Ad arricchire la collezione un sofisticato bikini-gioiello realizzato in pietre dure da Gianni de Benedittis designer del brand futuroRemoto. Ieri spazio anche a Lodental, con i cappotti nel celebre tessuto rivisitati da Andrea Provvidenza. Nel pomeriggio spazio a Room Service con i talenti giovanili. In serata Lella Costa ha letto per i fan di Elsa Schiaparelli parti del suo libro autobiografico. Ieri applausi per i sei istituto dell’Istituto europeo di design che quest’anno festeggia quattro decenni di vita. Oggi tocca a Sarli, San Andres Milano, Suzanne Susceptible, Giada Curti, Delfrance Ribeiro, Stella Jean.
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