La seta torna di moda, da Alessandra Mastronardi a Stefano Accorsi le sue vie (nel guardaroba) sono infinite

Alessandra Mastronardi
di Gustavo Marco Cipolla
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Giovedì 3 Ottobre 2019, 19:19 - Ultimo aggiornamento: 22:01

Le vie della seta sono infinite. E per il guardaroba maschile e femminile il cambio di stagione porta con sé il prezioso tessuto nelle nuove tendenze autunnali che lasciano nell’armadio dei ricordi bikini e costumi da bagno. A rilevarlo, in una ricerca condotta dal Telegraph, è l’agenzia Espresso Communication con uno studio su circa trenta magazine di settore. Un trend che ritorna in voga, diventa irrinunciabile must have e, con quei quattro millenni d’età, non passa mai di moda. Influencer, star del piccolo e grande schermo sono affascinati dalla lucentezza e dalle cromie della pregiata texture. Stilisti e couturier la rendono protagonista in passerella e a portata di clic sui social e sulle piattaforme di shopping online.

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Catturando l’attenzione dei follower e dei modaioli. Se poi è vero che ormai il fashion è un fenomeno democratico e lo stile parte anche da Facebook e Instagram, le stelle di casa nostra come Alessandra Mastronardi, già splendida madrina in candida jumpsuit Armani all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, e Stefano Accorsi, che alle sfilate milanesi si è presentato con un outfit di flanella misto seta in principe di Galles, sfoggiano i loro silk dress sugli account ufficiali per i fan. Il nobile materiale però non fa breccia solo nel cuore delle celebrities ed è molto apprezzato dagli alberghi di lusso, tra cui "La Reserve" di Parigi, e dall’home decor. Sembra, infatti, che produca effetti benefici sui capelli e sulla pelle perché, stando a quanto rilevato dalla "Scuola di Medicina dell’Universita del Nevada", impedisce la formazione delle “rughe del sonno” dopo i 30 anni.
 

 

Cuscini, arredi, mobili, lenzuola e carta da parati in seta nel design d’interni per spazi originali e singolari. Il castello scozzese di Seton, dimora storica che per il Times vale 8milioni di sterline, presenta ricche pareti in seta dipinte a mano. Tante storie e curiosità si celano dietro il tessuto. Si narra che Xi Ling, concubina dell’Imperatore cinese, mentre sorseggiava il suo tè raccolse dalla tazza un bozzolo di baco da seta che, per puro caso, cadde nell’acqua bollente. Stupita, ne tirò fuori un lungo e splendente filo. Così, per secoli, la fabbricazione fu custodita gelosamente quale grande segreto del gigante asiatico e la divulgazione veniva addirittura punita per legge con la morte. I Patrizi nell’Antica Roma spendevano cifre da capogiro per indossare abiti realizzati con il costoso filato, tant’è che il Senato decise di mettere al bando gli indumenti che facevano impazzire la "Nobilitas".

Seta-mania anche sui set cinematografici. Intramontabile il vestito dalle sfumature rosa indossato dalla diva per eccellenza Sophia Loren ne “La miliardaria” del 1960, poi venduto all’asta secondo il Daily Mail per oltre 10mila sterline, e quello green di Keira Knightley nel film “Espiazione” che, proprio come il “jungle dress” di Versace riportato di recente sulla catwalk meneghina dalla popstar Jennifer Lopez  dopo 19 anni, vanta un'intera pagina su Wikipedia. Senza dimenticare gli "slip" di Jennifer Aniston nell'amata serie tivù “Friends” e l’eleganza in lungo dal sapore rétro di Marion Cotillard nello spy movie “Allied”. Sui più importanti tapis rouge e sul web la seta vince il premio "migliore attrice protagonista". Ne sono un esempio l’abito di Sophie Turner agli Emmy del 2019, il kimono blu notte da flash di Mariano Di Vaio e la camicia sulle nuance madreperla di Robert Pattinson per il Toronto Film Festival. Juliette Binoche ha scelto uno chemisier sui toni del porpora, Timothée Chalamet un completo in satin grigio. “Noblesse oblige” e la duchessa di Cambridge Kate Middleton, in base a quanto scrive l’Independent, per assistere al torneo di Wimbledon ha preferito una mise total white in seta made in Italy. Per l’ "Osservatorio del Distretto Tessile di Como", i prodotti del Bel paese riscuotono molto successo tra i cugini francesi d'Oltralpe, dove occupano il 69 per cento del mercato, in Germania e nel Regno Unito. E si piazzano bene anche negli States.

«La seta è un materiale unico e raffinato, che da sempre ispira sarti e disegnatori, e ha nella cravatta uno degli impieghi più naturali e conosciuti - afferma Stefano Bigi, amministratore unico di Bigi Cravatte Milano - La lavorazione e la nobilitazione di questo materiale vede nel distretto comasco un’eccellenza italiana». Immancabili, quindi, per la stagione semi-fredda gli accessori: dalle cravatte ai foulard, passando per le pochette e i fiocchi per le acconciature, griffati o low cost. Fantasie, righe, pittoresque, tinta unita e con dettagli glam che impreziosiscono i look da giorno e da sera. I classici papillon firmati Dolce & Gabbana, i nastri di Prada, gli iconici carré francesi di Hermès, reinterpretati con i "Brides de Gala Shadow", creazioni del 1957 di Hugo Grygkar dalle campiture variopinte sfalsate in un gioco di luci e ombre, e il maxi twilly da annodare al collo che diventa slim con l'innovativa forma affilata. Sarà proprio un autunno di seta.
 

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