Vegano è di moda: da Topshop alle grandi firme, c'è chi dice stop alla pelle

Vegano è di moda: da Topshop alle grandi firme, c'è chi dice stop alla pelle
di Laura Bolasco
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Lunedì 17 Giugno 2019, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 10:36

Non sono pochi i brand che negli ultimi decenni, grazie al lavoro di attivisti e movimenti internazionali, hanno detto stop alle pellicce animali nelle proprie collezioni. Dalla primavera 2018 anche Gucci si è aggiunto alla lista (tra cui già figuravano Ralph Lauren, Armani, Hugo Boss, Versace, Micheal Kors e Burberry) abbracciando l’etica fur free a favore dei diritti degli animali, dell’ambiente e della responsabilità sociale. E mentre la lotta contro la produzione delle pellicce incalza costante, anche l’utilizzo della pelle sta diventando oggetto di interesse di grandi e piccole firme del fashion system internazionale.

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C’è chi ne ha fatto il fondamento del proprio marchio come Stella McCartney, promuovendo la sostenibilità e l’utilizzo esclusivo di materiali vegetariani o riciclati, e chi si approccia al mood a piccoli ma significanti passi, come Topshop con la nuova linea di scarpe 100% vegan. La collezione, formata da 12 modelli di sandali estivi e super glamour, inaugura la famosa catena londinese ad una condotta cruelty free ed eco-sostenibile cui, fa sapere l’azienda, faranno seguito altri progetti.
 

 


Mentre lo stile vegano prende piede facendosi largo tra colossi del fast fashion e coinvolgendo moralmente il pubblico, compreso il più giovane, le celebrities più attive in questo campo si lasciano immortalare con abiti e accessori plant based e dall’impatto positivo e trasparente sull’ambiente. Quando non indossa il tacco 12, ai piedi di Meghan Markle ci sono le Veja, sneakers in pelle vegana, cotone organico e gomma naturale della foresta Amazzonica, che, grazie alla testimonial reale d’eccezione (il brand non si fa pubblicità), stanno facendo il giro del mondo. Già da qualche anno anche Dr Martens, il marchio britannico cult degli anfibi simbolo degli anni 90, propone una linea di stivaletti e cartelle totalmente animal free mantenendo il fascino grunge del modello originale.
Su Instagram e gli altri social network, influencer e fashion blogger si fanno promotrici più o meno consapevoli del nuovo trend (perché sì, è diventata una vera e propria “tendenza” buona) sfoggiando borse in rafia, juta e vimini, proprio mentre la prima edizione della “Vegan Fashion Week” lo scorso febbraio a Los Angeles metteva il turbo alla moda dal total look vegan chic.
Il mercato  continua a farsi largo grazie a nuovi marchi in crescita che propongono borse e complementi dalle linee essenziali casual o eleganti, come il canadese Matt & Natt, gli inglesi LaBante e Wilby Clutch e l’italiano Miomojo, sfidandoci positivamente ad una vita yogica completa, buona per noi e per la vita che ci circonda.
 
 
 
 

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