La moda italiana cresce di fatturato e conquista il podio nella classifica europea

Valentino
di Alessandra Iannello
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Domenica 17 Febbraio 2019, 13:58 - Ultimo aggiornamento: 14:00

Il settore della moda italiana non solo è in ottimo stato ma conferma il trend di crescita che ha segnato il quinquennio 2013-2017. I dati del “Focus Moda” dell’area studi di Mediobanca parlano chiaro: il fatturato di 70,4 miliardi di euro generato lo scorso anno segna un buon incremento rispetto al 2013 (+28,9%), dovuto in buona parte alle ottime performance del 2015 (+9,9%) e del 2014 (+7%). Il sistema moda conquista un peso sempre più importante sull’economia del nostro Paese visto che nel 2017 ha rappresentato l’1,3% del Pil contro l’1,1% del 2013. Tra i comparti domina l’abbigliamento, che totalizza il 40,5% dei ricavi totali, seguito dalla pelletteria (20,9%) e dall’occhialeria (16,2%). La gioielleria spicca, invece, per crescita delle vendite, segnando un +13,3% che supera il +11% della distribuzione e il +6,3% del tessile. Complessivamente le aziende moda hanno visto crescere le proprie vendite mediamente del +6,6% con una quota export del 63%, ovvero superiore a quella registrata dalle principali società manifatturiere italiane. A livello settoriale risultano più orientati ai mercati esteri l’occhialeria (89,8%), il tessile (72,5%) e la pelletteria (66,1%).
 

 


In controtendenza col Sistema Paese, la moda non soffre per la disoccupazione e, grazie ai 59,8mila nuovi dipendenti (+19,7% sul 2013 e +4% sul 2016), può contare su quasi 363mila occupati, impiegati principalmente nella distribuzione (+26,8%, +8mila unità), nella pelletteria (+26,7%, +11mila unità) e nell’abbigliamento (+22,4%, +28mila unità).
Nonostante l’Italia con le sue “Big 15” (imprese con un fatturato superiore ai 900 milioni di euro) rappresenti oltre un terzo del totale del comparto moda europeo, è la Francia, con il 30,3% del fatturato, ad aggiudicarsi il primato per giro d’affari (favorita anche dall’importante apporto dei marchi italiani acquistati dai colossi francesi). Sul podio anche Italia (13,4%) e Spagna (13%).
Tra i gruppi principali, il gigante francese LVMH, con 70 marchi in cinque diversi comparti, si conferma leader assoluto per dimensioni con un fatturato pari a 42,6 miliardi di euro. Inseguono a grande distanza il gruppo spagnolo Inditex che controlla Zara (25,3 miliardi), il tedesco Adidas (21,2 miliardi), lo svedese H&M (20,3 miliardi) e l’altro francese Kering, proprietario, fra gli altri, di Gucci e Bottega Veneta (15,5 miliardi). Luxottica (9,2 miliardi), primo tra gli operatori italiani, si posiziona al settimo posto, mentre il gruppo Prada (3,1 miliardi) è quattordicesimo.
La crescita media annua del fatturato nel quinquennio fa sorridere le aziende italiane: Valentino (+22,2%) e Moncler (+19,7%) sono rispettivamente seconda e quarta nella classifica dominata dalla danese Pandora (+26,1%). Al terzo posto si inserisce la francese SMCP (+21,5%).

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