Gucci Fest, a Roma la mini-serie sulla nuova collezione: tutti i luoghi

Gucci, la mini-serie per la nuova collezione è un'ode a Roma: tutti i luoghi da Pifebo al Coppedè
di Costanza Ignazzi
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Lunedì 23 Novembre 2020, 17:03 - Ultimo aggiornamento: 27 Settembre, 18:06

Un giro su un'auto d'epoca tra Piazza Venezia, il Teatro di Marcello e Santa Maria in Cosmedin. Un appuntamento per due chiacchiere in un caffè che sembra uscito dagli anni Settanta, un salto a San Giovanni per un po' di shopping vintage. Una passeggiata notturna per le strade di Monti con finale a sorpresa.

Gucci, una mini-serie girata a Roma per la nuova collezione

È un'ode alla Capitale l'Ouverture of Something that never Ended di Gucci, presentata nel corso del Gucci Fest durato sette giorni: Alessandro Michele ha scelto di presentare la nuova collezione con una mini-serie ambientata nella sua città, Roma, con la regia di Gus Van Sant. Sullo schermo ogni sera abbiamo visto scorrere tragitti abituali e luoghi familiari in una sorta di continuo, poetico, déjà vu. È la prima volta che una collezione viene presentata con tali modalità, e i romani ringraziano chi ha deciso che la storia della moda si sarebbe fatta - anche, finalmente - nella loro città e vanno a caccia delle ambientazioni, dalle terrazze dei "vicini" nel quinto episodio alla caffetteria con tanto di flipper ("ma è San Lorenzo?", si chiedono su Instagram). 

 

I luoghi

Il commento più gettonato sui social è «Sono qui per Harry Styles», ma qualcuno resta interessato al negozio vintage in cui Florence Welch, icona bohémien e musa della maison, nasconde biglietti scritti a mano. È il Pifebo di via dei Valeri, una delle mete fisse degli appassionati del genere a Roma: dai Levis anni Novanta a gli occhiali da sole non conosciamo nessuno che, nel corso degli ultimi anni, non ci abbia fatto qualche acquisto. 

Il settimo e ultimo episodio, online da ieri sera, si svolge in una Roma notturna da cartolina: siamo insieme a Silvia Calderoni (poliedrica artista e protagonista di tutti i cortometraggi, ndr) a bordo di un motorino che attraversa la città, dall'Altare della Patria ai lampadari del quartiere Coppedè, piazza Esedra e via Nazionale. Sembra quasi di sentirlo, il vento tiepido delle ottobrate romane che tutti conosciamo bene perché quel giro lo abbiamo fatto tutti tirando tardi in qualche serata autunnale. 

Gucci e Roma

Il legame privilegiato di Alessandro Michele con la città sta lentamente riportando Roma all'interno dei circuiti della moda.

Si era capito già nel con la collezione Primavera-Estate 2017, nella cui campagna giraffe e tigri al guinzaglio si aggiravano per le strade del centro storico. E con la Cruise 2020, che per la prima volta aveva sfilato tra i busti e statue nei Musei Capitolini, contestualmente all'annuncio del contributo al restauro della Rupe Tarpea, la parete rocciosa posta sul lato meridionale del Campidoglio. Mentre tra i Gucci Places, luoghi d'ispirazione condivisi dalla Maison, spiccano la Biblioteca Angelica e l'Antica Libreria Cascianelli dietro piazza Navona, ritrovo di libri di nicchia e oggetti di antiquariato bohémien. E se un vicolo di Monti sfocia improvvisamente sul palcoscenico di un teatro (come succede a Silvia nell'ultima puntata) nessuno si stupisce: è la Roma di Gucci, gente. 

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