È una riscoperta del lavoro di illustratore di Antonio Lopez e del suo ruolo di scopritore ed esaltatore di bellezze e talenti femminili come Jerry Hall, Pat Cleveland, Bianca Jagger, Grace Jones, la collezione Fendi disegnata da Kim Jones, la prima in passerella a Milano dopo le restrizioni dovute al Covid. Non è solo un tuffo nell'era dello Studio 54 e un omaggio a Karl Lagerfeld, che di Lopez era amico tanto da ospitare lui e la sua crew a Parigi, ma anche la celebrazione di una femminilità 'empowered', come la definisce Jones. «Questo è il mio primo live show per Fendi ed è una celebrazione - dice il direttore creativo - la nostra donna ha voglia di uscire e vestirsi. Siamo stati rinchiusi tutti quanti per così tanto tempo che questo è ciò di cui penso abbiamo bisogno ora».
E sono donne pronte a passare dal dancefloor al mondo: «la mia Fendi è multi generazionale - continua Jones - è per tanti tipi di donne diverse, che vogliono sentirsi bene con se stesse.
E così, in collaborazione con The Estate and Archive of Antonio Lopez and Juan Ramos, il lavoro dell'artista - che per tre decenni, dai '60 agli '80, lavorò per Vogue, il New York Times, Harper's Bazaar, la rivista di Andy Warhol The Interview, lo stesso Karl Lagerfeld, Versace, Missoni e molti altri - è diventato parte integrante della collezione. Tratti di pennello decorano i caftani color crema e le shirt di seta portate con pantaloni ampi, mentre i disegni più figurativi diventano intarsi su pelle o jacquard scintillanti e arrivano persino a decorare le borse come la Peekaboo. Minidress e cuissard si alternano a blazer svuotati, abiti di seta stampata portati con i pantaloni, shorts e microgiubbini, maxipellicce e lunghi capi senza spalline con disegni di Lopez.