Coronavirus, la modella Matilde Rastelli in quarantena: «Cosa faccio dentro casa? Cucino»

Coronavirus, la modella Matilde Rastelli in quarantena: «Cosa faccio dentro casa? Cucino»
di Anna Franco
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Venerdì 17 Aprile 2020, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 12:02
Lo scorso aprile era a New York e a Miami, sui set di campagne ed editoriali di moda. Oggi Matilde Rastelli, top model italiana scoperta nel 2015 durante un casting di Elite Model Look Italia, è a Como, dove è nata 22 anni fa, insieme alla sua famiglia e al cane Aston, un bracco tedesco. «Lo abbiamo preso un anno fa ed è stata una benedizione». Il debutto è stato sulla passerella di Givenchy, allora disegnata da Riccardo Tisci. Poi sono arrivati Alberta Ferretti, Moncler, Blumarine, Missoni, Dolce&Gabbana, Fendi, Bulgari e tanti altri.

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Dove sarebbe stata adesso?
«La mia agenda si è fermata a inizio marzo. Aprile, e anche maggio, sono mesi forti per scattare e sono appuntamenti che si prendono last minute. Quindi, non so dove sarei stata, ma sono certa che non sarei stata qui».

Recupererà il tempo perduto?
«Si riprenderà. Speriamo al più presto. Però credo a rilento, in altre forme. Su un set fotografico ci sono tante persone e ci sarà un po' di timore a trovarsi in spazi così affollati. Però in qualche modo dobbiamo uscirne».

Qual è stato il suo ultimo lavoro?
«Uno shooting per Dolce&Gabbana a Milano, a fine febbraio».

Quando è tornata a Como da Milano non ha avuto paura di poter contagiare la sua famiglia?
«No, mio fratello frequenta l'università e, forse, incontra anche più persone di me e i miei genitori, fino alla chiusura, sono sempre stati molto in giro e attivi. Però questo timore l'ho vissuto con mia nonna, alla quale sono molto legata. Prima dell'8 marzo sono andata a trovarla e tutte e due tenevamo una certa distanza. Non ci siamo abbracciate. Ha 80 anni e gran parte della sua energia vitale la riceve dalla sua famiglia, quindi ora è un po' giù».

Le manca?
«Sì, molto. E mi mancano anche le mie amiche: ne ho poche, ma buone. Ci sentiamo più volte durante il giorno. Una telefonata con loro mi migliora l'umore».

La sua routine quotidiana?
«Ho più tempo e lo devo far passare. Faccio colazione con calma, con un avocado toast e mi rilasso in terrazza con un caffè guardando il lago. Poi inizio a spadellare: ho scoperto l'hobby della cucina! Mi alleno con un po' di cardio e poi proseguo col pilates».

Cosa cucina?
«Facendo la modella mi piace mangiare bene e sano, con ingredienti freschi. Il mio cavallo di battaglia è la parmigiana light, con melanzane grigliate invece che fritte e il grana al posto della mozzarella. Ha stupito anche le mie amiche, tanto che ho aperto l'account Instagram matildecooks, dove racconto le mie ricette a corredo di foto scattate e curate da me. Prima non avevo mai cucinato, mentre ora mi rilassa tanto».

Com'è iniziata la sua carriera?
«Frequentavo il quarto anno del liceo. Amici e conoscenti mi dicevano che avrei dovuto fare la modella. Così a giugno del 2015, finita la scuola, ho partecipato al concorso di Elite Model Look Italia. Alle finali di settembre ho vinto e, poi, c'è stata la finale internazionale. Generalmente era sempre stata in posti lontani. Quell'anno fu a Milano (ride). Ho concluso nella top ten. Dopo poco Riccardo Tisci, che era il direttore creativo di Givenchy, mi ha voluto conoscere e mi ha scelto per aprire la sua sfilata. Ero molto emozionata: una grande responsabilità, ma anche un lancio eccezionale che ha portato fortuna».

Tanto che poi è stata anche la protagonista della campagna del profumo Givenchy Songe Précieux
«Sì, io e un fenicottero. Quando ho visto il progetto mi è venuto un colpo. Io ho paura degli uccelli, anche dei passerotti, e un flamingo non è esattamente piccolo. Ma non potevo dire di no a Tisci e a una campagna di Givenchy. Così andai. All'inizio ero molto tesa, ma il fenicottero, che tenevo in braccio, aveva più paura di me e tremava. Alla fine è stato un buon compagno di lavoro».

Perché fa più servizi fotografici che sfilate?
«È il percorso naturale di una modella. Ho sfilato a Milano, Parigi e New York. Ma le donne in passerella sono molto magre e io, nel frattempo, sono cresciuta, ho più curve e non è giusto invadere la donna che sei, il tuo corpo o forzarlo. Ho seguito una strada che mi fa stare bene».

Ci saranno cambiamenti per lei dopo la quarantena?
«Vorrei prendere una casa tutta per me a Milano. Prima avevo paura a stare sola con me stessa, ora sono pronta. E poi vorrei continuare a ritagliarmi momenti tutti miei. Non è egoismo, ma voglia di equilibrio».

Tutto troppo veloce anche nella moda?
«Credo ci sia bisogno di un rallentamento generale a favore di maggior cura e qualità. Spesso ci sono eccessivi dispendi di soldi, energie, tempo. C'è bisogno di più ricerca e amore».

Una canzone che ascolta?
«Only You di Steve Monite. Mi riporta alle belle sensazioni provate a Ibiza la scorsa estate e che spero di rivivere presto».

 
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