Interamente girato in stop motion - un metodo lento e faticoso che prevede una successione pressoché infinita di scatti fotografici, per riprendere tutti gli impercettibili movimenti di una figura di plastilina fino a trasformarli in una scena fluida - il protagonista di questo lungometraggio, uno scheletro in frac che regna nel mondo di Halloween dopo aver scoperto la magia del Natale decide di portarla nel suo paese, fatto di mostri, streghe e pipistrelli, ma involontariamente provoca la catastrofe assoluta nel mondo reale che resta senza Babbo Natale.
Finale romantico con Jack e Sally, la fidanzata fatta di toppe di stoffa, e successo garantito per un film che in qualche modo ha cambiato colori e iconografia natalizia. All’inizio la Disney rifiutò l’idea di Tim Burton ritenendola troppo spaventosa per i bambini abituati alla barba di Santa Claus più che alle ossa di Jack, ma il tempo ha avuto ragione e oggi il merchandise del film, che nel 2003 ha avuto un enorme rilancio con l’edizione in dvd, va a ruba negli store della casa di Topolino.
Felpe, magliette, action figures, peluche e ovviamente addobbi per l’albero di Natale, dalla testa di Jack con diverse espressioni alle palline a forma di Zero, il cane fantasma fedele amico del protagonista. Da due decadi Jack Skellington, Skeletron in Italia, è riuscito nell’impresa, e citando la sua risposta al Sindaco della città di Halloween che definisce «orrendo» il Natale, sarà così brutto questo evento in compagnia dei mostri? «No! Sarà gioioso!».
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