WASHINGTON (Usa) - Che cosa intendiamo quando diciamo che qualcuno cool? A rispondere al non semplice quesito c' "American Cool", mostra fotografica della National Portrait Gallery allo Smithsonian American Art Museum di Washington fino al 7 settembre 2014.
Sono stati selezionati più di 100 ritratti di personaggi celebri che possono essere definiti cool, portatori di una carica sociale di ribelle auto-espressione, di carisma, di gusto estetico e di mistero. Cool è una sensibilità tutta americana divenuta un'ossessione globale.
Nei primi anni Quaranta, il leggendario sassofonista jazz Lester Young ha portato questo concetto centrale per la cultura afro-americana nel vernacolo moderno. Cool è diventata una password nella vita bohèmien, per connotare uno stato di equilibrio mentale, un modo dinamico di prestazioni e un certo stoicismo elegante.
Una persona cool ha la situazione sotto controllo e uno stile (di recitare, di cantare, di parlare, di vivere) che diventa la sua firma. L'essere cool si trova in musicisti jazz come Miles Davis e Billie Holiday, in attori come Robert Mitchum, Faye Dunaway e Johnny Depp, in cantanti come Elvis Presley, Patti Smith e Jay-Z.
L'American Cool è catturato negli scatti di Henri Cartier-Bresson e Annie Leibovitz, di Richard Avedon, Herman Leonard e Diane Arbus, che con i ritratti di figure iconiche e il loro studio sottolineano il contribuito di una visione artistica originale alla cultura americana simbolo di un particolare momento storico.
L'American Cool è lo spirito del tempo che si incarna di volta in volta in Walt Whitman, Frederick Douglass e Bessie Smith (prima degli anni '40), in James Dean, Miles Davis e Lauren Bacall tra il 1940 e il '59, in Steve McQueen, Jimi Hendrix e Deborah Harry (nella sezione della mostra dedicata agli anni 1960-79), in Benicio Del Toro, Madonna e Kurt Cobain dal 1980 ai giorni nostri.