Tutto parte dalla lunga storia d'amore di Silvia Venturini Fendi con le creature pelose e capricciose che hanno scaldato i cuori del settore della moda nel 2013, quando le borse della Maison hanno preso vita trasformandosi in gufi: «Ero in Brasile e ho visto sorprendenti uccelli tropicali con le piume splendidamente colorate - ha raccontato in un'intervista. Ho voluto che le borse raccontassero queste creature, sono così divertenti».
I piccoli mostri di Fendi sono diventati in breve un must have della casa di moda italiana che nasce con l'istinto del senso dell'umorismo. Karl Lagerfeld si è unito alla Maison nel 1965 creando l'iconica stampa FF (abbreviazione di Fun Furs) e l'ironia è una caratteristica che da Fendi non hanno mai perso, con il colore e lo spirito giocoso che permea ogni collezione.
Mentre i capi sono alla costante ricerca di tecnicismi, gli accessori sono ciò che realmente rappresentano: il DNA del marchio, l'occhiolino irriverente di Fendi, a volte letteralmente cucito sulle borse.
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