Vittorio Grigolo accusato di molestie, via dal Met ma canta alla Scala

Vittorio Grigolo accusato di molestie, via dal Met ma canta alla Scala
di Simona Antonucci
3 Minuti di Lettura
Giovedì 26 Settembre 2019, 09:29

«Ho debuttato al Metropolitan Opera, quando avevo 27 anni e ho cantato in questo magnifico teatro per 51 anni consecutivi. Tempi gloriosi! Ma nonostante io abbia fortemente respinto le recenti accuse mosse contro di me e dimostrato preoccupazione per questo clima che consente di condannare le persone senza un dovuto processo, sono giunto alla conclusione che la mia presenza in questa produzione del Macbeth possa distrarre dal lavoro i miei colleghi». Con una lunga lettera che termina con i ringraziamenti alla direzione del tempio newyorkese, Placido Domingo, accusato a Ferragosto di aver molestato, negli Anni Ottanta, cantanti e ballerine, fa un passo indietro e abbandona le scene a poche ore dal debutto dello spettacolo kolossal con Anna Netrebko. E a poche ore dalla notizia che ha riportato il tema delle molestie nel mondo della lirica sotto i riflettori: il tenore Vittorio Grigolo, durante una tournée della Royal Opera House, avrebbe allungato le mani su una corista, in scena, mentre si apriva e chiudeva il sipario per i saluti al pubblico.
Il testo toccante di Domingo viene inoltrato dal direttore del Met, Peter Gelb, ai membri del board. Dear members... e annuncia, con lo stesso comunicato, di aver accettato le dimissioni di Domingo, da qui all'eternità, e di aver sospeso, in attesa delle indagini interne dell'Opera londinese, i futuri contratti con il cantante italiano. Specificando con effetto immediato.

Grigolo, il tenore ex coach di Amici sospeso dalla Royal Opera House: ha molestato una cantante sul palco
 

 


LA GIUSTIZIA
Sui social americani è già polemica. E la decisione del Met divide i blogger: perché Gelb ha aspettato tutto questo tempo per allontanare Domingo? E perché a Domingo è stata concessa la possibilità di ritirarsi ricordando «tutte le cose importanti che ho potuto realizzare qui», ringraziando «Dio e il pubblico per avermi concesso queste opportunità». Ci si chiede online, e nei camerini, come mai Vittorio Grigolo, e, a questo punto tanti altri, siano stati invece messi alla porta senza aspettare che l'incidente (così lo definisce la Royal Opera House che sta conducendo l'indagine) venga circostanziato? Nella giustizia dei board teatrali, fino a prova contraria, si è innocenti o colpevoli?
Mentre i social s'interrogano, Grigolo il Pavarottino, considerato la voce più bella (e l'artista più indisciplinato) del momento, canta. Ieri, il tenore, a lungo tra i nomi in lizza per la Tosca inaugurale della Scala con Anna Netrebko (poi superato da Francesco Meli) ha varcato la soglia del teatro La Scala, dove il suo contratto è blindato, come quello di Domingo per il 15 dicembre. E ha partecipato alle prove, musicale e di scena, dell'Elisir d'amore. Mai titolo più azzeccato, e non soltanto per le sue doti vocali.
 

«Buongiorno Maestro, saluti a tutti» e si è trasformato in Nemorino, in cartellone dal primo ottobre. Ha avuto modo di fermarsi a scambiare qualche battuta con i loggionisti in fila per i biglietti delle repliche e di rilasciare autografi dedicati a nipoti e nonni. E i botteghini girano a tutta velocità.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA