Violenza sulle donne, la madre di Jennifer uccisa dall'ex: «Mia figlia è sotto terra e loro hanno sconti di pena»

Violenza sulle donne, la madre di Jennifer uccisa dall'ex: «Mia figlia è sotto terra e loro hanno sconti di pena»
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Lunedì 25 Novembre 2019, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 13:22

«Ci dovremmo battere anche per la certezza della pena, perché non si possono più accettare permessi premi e sconti di pena, mentre mia figlia è sotto terra. Non ci stiamo più». Così, durante il sit-in organizzato a Pescara in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza sulle donne, Fabiola Bacci, madre di Jennifer Sterlecchini, la ragazza di 26 anni uccisa con 17 coltellate, a Pescara nel dicembre 2016, dall'ex fidanzato Davide Troilo, condannato a 30 anni di reclusione. «Non abbiamo più parole, ci sentiamo sole e, ad eccezione di Codice Rosso, nessuno ci aiuta - ha proseguito la donna nel corso del sit-in davanti al Tribunale di Pescara - Questa battaglia dobbiamo portarla avanti da soli, è una battaglia contro i muri, ma tutte le forze che abbiamo le spendiamo».

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Alla manifestazione hanno preso parte anche i genitori di Giulia Di Sabatino, la ragazza di Tortoreto (Teramo) precipitata da un cavalcavia dell'A14 nel settembre 2015. Per questa vicenda erano state inizialmente indagate tre persone, con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio, ma il gip del tribunale di Teramo ha disposto l'archiviazione del caso. «Hanno archiviato senza una spiegazione - ha detto la madre della giovane, Mery Koci - È stato come se mia figlia non fosse mai esistita, mentre hanno lasciato a piede libero dei delinquenti. Io e mio marito faremo di tutto per far riaprire il caso».

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