Il caso della donna peruviana finisce in Parlamento, espulsa dopo le violenze in quarantena
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Le indagini hanno consentito di appurare che l'uomo, attirata la vittima nella trappola, «chiudeva la porta a chiave e, dopo averle legato mani e piedi con delle fascette da elettricista, sotto la minaccia di un coltello la costringeva a spogliarsi, a masturbarlo e sotto nuove minacce la obbligava ad aprire le gambe per fotografarle le parti intime», spiegano i militari. Nei giorni seguenti il 53enne, «la minacciava di mostrare le foto al suo compagno qualora lo avesse denunciato». I carabinieri «hanno documentato le ferite riportate nel corso della violenza», emerse dallo sfregamento provocato dalla legatura delle mani e dei piedi per limitare i movimenti della donna, la quale inizialmente non ha fatto ricorso alle cure mediche «per senso del pudore». L'uomo è stato rintracciato nella sua abitazione, per lui si sono aperte le porte della casa circondariale di Como.
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