Terapia di gruppo per gli uomini violenti: «Curarli per salvare le donne»

Terapia di gruppo per gli uomini violenti: «Curarli per salvare le donne»
di Raffaella Troili
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Domenica 15 Settembre 2019, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 15:12


«Mi dice mia moglie che sono violento. Non lo so, ma c'è qualcosa che non va in me». Uomini in cerca di aiuto. Una mano arriva dalla onlus Studiodonne. Ebbene sì, cura del carnefice, non della vittima. «Paradossalmente ho inserito nei programmi di recupero anche loro, perché bisogna occuparsene - spiega l'avvocato Maria Luisa Missiaggia che ha creato la onlus - l'uomo violento ha problemi mentali e comportamentali». Il progetto si basa sul noto metodo dei 12 passi usato per tutti i tipi di dipendenze e nato in California nel 1934 grazie a due ex alcolisti che si aiutavano l'un l'altro per poi diffondersi nel mondo.

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«In questi incontri di autoaiuto a cui partecipano esperti le persone violente riescono a ricostruire la loro personalità e a capire da dove nasce la violenza. E a superarla, anche se è un percorso per la vita». Il primo passo è lo stesso riconoscimento della problematica, l'obiettivo è prendere atto che bisogno allontanarsi da situazioni di violenza e conflitto, dunque da chi la potrebbe scatenare. «Va ricordato purtroppo che spesso le vittime sono le prime protettrici dei soggetti violenti. Quanto agli uomini devono saper cogliere le avvisaglie prima che parta la violenza cieca, il corto circuito che fa spegnere la luce. Imparare a controllare ansia, solitudine, esigenza di controllare altre persone, per paura di essere abbandonate».

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Un passo al giorno, un percorso spirituale per chi si affida al programma che prevede anche il passo dell'ammenda. «Un passo indietro, per chiedere scusa a tutte le persone colpite, offese dalla violenza di certi comportamenti». Gli appuntamenti nel weekend vedono la presenza di quattro, cinque uomini a seduta, qualcuno si presenta perché in dubbio: «Non so se sono violento o meno. C'è qualcosa che non va in me». E si affida. Spesso sono le donne a spingere gli uomini a intraprendere percorsi di autoiuto, minacciando di lasciali.

LA PROPOSTA
Un programma per la vita è il leit motiv del progetto, «si rivolge agli uomini per difendere le donne», sulla scia dei Cam, centri di ascolto per uomini maltrattanti che da anni sul territorio italiano cercano di aiutare anche loro i carnefici a guarire dalla violenza che li domina.
Lo studio legale Missaggia sta lavorando con studiodonne Onlus ad una proposta di legge che dia la possibilità alle persone imputate di reati di violenza - nei casi previsti dalle legge - di accedere a percorsi di recupero alternativi quali i gruppi di violenti anonimi come accade già in America dove i giudici invitano il soggetto violento a seguire cure presso organismo specializzati.
 

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